Il progetto “Essere protagonisti dello sviluppo rurale di domani”, promosso dall’Istituto Agrario in collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione e patrocinato dall'Assessorato alla cultura, rapporti europei e cooperazione, ha vissuto un importante momento di confronto sul tema della cooperazione, dove sono stati coinvolti 797 ragazzi con un'età compresa tra i 14 e i 20 anni.
“I valori della cooperazione sono strettamente legati all’attività didattica e formativa di San Michele. Compito della scuola è, quindi, anche educare a questi valori cardine perché un domani molti studenti saranno titolari, soci, amministratori e dipendenti di cooperative agricole e dovranno essere protagonisti attivi dello sviluppo del territorio” ha spiegato in apertura Michele Covi, responsabile dell’area qualificazione professionale agricola.
Al convegno, moderato dal giornalista Walter Liber, sono intervenuti Geremia Gios, Carlo Borzaga e Alceste Santuari, docenti dell’Università degli Studi di Trento, sul ruolo strategico che la cooperazione svolge nello sviluppo di un territorio, dove per sviluppo si intende non solo la crescita economica, ma un processo multidimensionale di evoluzione del sistema sociale, economico e ambientale, che nel corso del tempo implica un miglioramento degli standards di vita, mettendo in luce i punti di forza e le criticità del sistema.
“Cooperare vuole dire stare e decidere insieme e questa è l’essenza dell’autonomia. Per una terra autonoma, come il Trentino, che vuole essere protagonista del proprio sviluppo e futuro, trasmettere i valori della cooperazione diventa quindi fondamentale per garantire il legame col territorio e avere più forza e impatto sull’esterno. La cooperazione salva il Trentino dalla globalizzazione”. Con queste parole l’assessore provinciale Franco Panizza ha concluso il convegno.
Nell’ambito del progetto sono in programma anche incontri in classe con i presidenti/direttori di cooperative e consorzi per far conoscere ai ragazzi la cooperazione attraverso un dialogo vero con le persone di questo mondo. Ma non è tutto: i ragazzi più giovani, di prima e seconda, parteciperanno ai laboratori curati dalla sezione Educazione Cooperativa della Federazione delle Cooperative, attraverso i quali scopriranno i valori che stanno alla base del movimento cooperativo.
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