I dati diffusi da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze nel corso di Anteprime 2017, affermano che i sedici Consorzi di tutela del vino toscano hanno raggiunto la quota di un miliardo di euro di fatturato con un aumento del 55% rispetto a dieci anni fa.
Vola l’export che nel 2016 ha sfiorato i 586 milioni di euro segnando un incremento del 2,05% rispetto al 2015 e addirittura del 10,4% sul 2014.
Le aziende che producono vini toscani si confermano così importante motore della crescita economica del territorio con una ricaduta positiva sull’occupazione: la filiera del vino toscano fornisce lavoro a oltre 25mila addetti, con un incremento del 5 per cento negli ultimi dieci anni.
Tra i Paesi che nel 2016 hanno acquistato il maggior numero di bottiglie di vini toscani gli Stati Uniti (139 milioni di euro di export), la Germania (62 milioni), il Canada (34 milioni), il Regno Unito (25 milioni) e la Svizzera con 21 milioni di euro.
Significativo l’interesse per i vini bianchi DOP che, accanto ai rossi, aumenta del 12% sull’anno precedente con una domanda crescente in Asia dove Hong Kong si rivela il terzo mercato di destinazione con 1,7 milioni di euro, e in Giappone (0,8 milioni di euro).
Tra le ragioni del successo dei vini toscani, la continua ricerca dell’eccellenza e il rinnovo dei vigneti: secondo le stime di OCM Vino (Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo) il 68 per cento dei vigneti (40mila ettari) nella regione ha un’età minore di venti anni e, di questi, 17mila ettari sono più giovani di dieci anni.