Quattro personalità differenti, unite dalla visione di una cucina senza limiti. Una cucina che sa cogliere di ogni ingrediente – e il Parmigiano Reggiano in questa occasione è stato un alleato perfetto – i valori e le potenzialità, le sfumature e l’essenza.
Dal più giovane al più navigato, gli chef hanno dimostrato come la padronanza della tecnica sia elemento indispensabile che, unito alla creatività, può dare origine a eccezionali declinazioni di gusto. E se per ottenere un risultato bisogna disobbedire a qualche piccola consuetudine, così sia: la capacità di padroneggiare la tecnica assolve al compito.
Lo afferma Mattia Pecis, giovane, determinato, preparato, entusiasta, volitivo, non a caso Cracco l’ha voluto alla guida della cucina di Cracco Portofino: “Ho imparato che la materia prima è importantissima. La nostra proposta di cucina parte dalla selezione: abbiamo scelto di lavorare con produttori, contadini e pescatori locali, per offrire piatti ancora più autentici”, e la sua seppia rivela un equilibrio e una delicatezza unici e da cui si sprigionano sentori di grande identità.
Sublime il risotto dei Cerea ma, del resto, non poteva essere altrimenti. Raffinatezza e opulenza insieme, a dimostrazione che lo stile non è un’opinione ma un dato di fatto, e i virtuosismi tecnici appannaggio di pochi eletti.