Il titolo è interpretabile e di questi tempi potrebbe sembrare che si parli di Borsa, ma è un'altra la borsa di cui si tratta, quella della spesa e di una spesa fatta in un luogo specifico, il mercato, luogo quasi mitizzato da cuochi di ogni estrazione che vantano indirizzi esclusivi dove si reperiscono ingredienti segreti a prezzi mai visti.
Cosa hanno in comune, dunque, il congresso di Identità Golose, i cuochi stellari, i mercati? Anche in questa risposta permettetemi un gioco di parole, hanno il Comune, quello di Milano.
Il Comune di Milano, infatti, non è soltanto il luogo che ospita la manifestazione ideata ed organizzata da Paolo Marchi e Magenta Bureau, ma è un Comune la cui nuova amministrazione ha scelto di cambiare rotta anche su argomenti che attengono alla sfera del cibo, del buon cibo, consapevole che oltre ad esser pane quotidiano per tutti, l'enogastronomia può essere una grande leva attrattiva, buona per il marchio di Milano nel mondo, buona per prepararsi al meglio per accogliere i turisti che, specie in ottica Expo2015, impareranno a conoscere la città, i suoi ottimi ristoranti, stellati e non, e ciò che la circonda, anche per ciò che di buono il mercato ha da offrire.
Ecco, dunque, a significare meglio questo connubio di valori, la scelta di ospitare, in uno dei 26 mercati comunali coperti della città, la conferenza stampa di presentazione dell'ottava edizione di Identità Golose (5-7 febbraio), un congresso che parla di cibo in un luogo deputato al cibo e che cibo, perché dai banchi dei divertiti e accoglienti negozianti del Mercato di piazza Wagner, si coglie la grande qualità che questi piccoli avamposti, quasi ormai dei Fort Alamo che da anni resistono a mille difficoltà possono offrire.