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Il 2022 del Parmigiano Reggiano, un anno senza precedenti

24/03/2023

Il 2022 del Parmigiano Reggiano, un anno senza precedenti

Chiude con risultati eccellenti il 2022 del Parmigiano Reggiano. Con un +2,6% di vendite e un +3% di export, la DOP più famosa nel mondo conferma la sua posizione sul mercato e prepara le strategie per il futuro.

In un anno in cui in Italia i consumi alimentari hanno segnato un calo del -4,2% e quelli di formaggi del -3% a volumi, il Parmigiano Reggiano, infatti, ha chiuso il 2022 con dati positivi per quanto riguarda vendite e prezzi.

Formaggio DOP sempre più internazionale, la sua quota export aumenta di due punti percentuali, salendo al 47%, mentre la quota Italia si attesta al 53%. Per quanto riguarda i canali distributivi, la GDA rimane il primo (62,3%), seguita dall’industria (17,5%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti, e dalle vendite dirette dei caseifici, che registrano un forte aumento (+5,3%). Il canale Horeca rimane fanalino di coda, e quindi enorme potenziale di sviluppo, attestandosi al 9,2% del totale. Il restante 11% è distribuito negli altri canali di vendita.

Il Parmigiano Reggiano in numeri dal 2017 al 2022Il Parmigiano Reggiano in numeri dal 2017 al 2022

Il Parmigiano Reggiano è pronto ad affrontare le sfide che si presenteranno nel 2023 tra mercati estremamente vasti, ricchi di prodotti d’imitazione e caratterizzati da una marcata confusione al momento dell’acquisto.

Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio ha affermato: “Siamo riusciti ad affrontare il 2022 grazie alla nostra capacità di essere una squadra, e così dobbiamo continuare a fare nel 2023. Il Consorzio è pronto ad assumersi sempre più la responsabilità di essere la cabina di regia dell’intera filiera. Dobbiamo continuare a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, e a difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l’aumento dei costi di produzione. Questa incertezza economica va governata insieme, passando dalla logica del singolo caseificio a quella del “noi” del Consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della Dop”.

È sulla fama del formaggio che il Consorzio punta, infatti, e sulla consapevolezza che i consumatori lo scelgono perché è più di un formaggio: è un prodotto che riassume in sé i valori di un territorio, dalla stalla alla tavola, è il campanello di un ambiente e di un ecosistema delicato e da tutelare, è un volano per l’economia del luogo e delle sue genti. 


Importante da domani lavorare sulla programmazione delle attività future, come il controllo dell’approvvigionamento idrico: “Senza foraggio non ci sono stalle e di conseguenza non c’è formaggio – spiega Bertinelli – per questo è impellente trovare soluzioni agronomiche in grado di assicurare la sostenibilità ambientale che è anche la sostenibilità economica del territorio. Dobbiamo rimettere in discussione i metodi di gestione della produzione per fornire alternative utili e implementare quei metodi già in uso che possano valorizzare la filiera: impianti fotovoltaici, recupero dei reflui per la produzione di biometano, solo per fare qualche esempio”.


Il Parmigiano Reggiano, tra i formaggi più antichi e più ricchi che si conoscano, si produce oggi come mille anni fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una lavorazione del tutto naturale, senza l’uso di additivi.

Parmigiano Reggiano - Conferenza dati economiciParmigiano Reggiano - Conferenza dati economici

Indissolubile il suo legame col territorio, le caratteristiche microbiologiche che lo legano alla sua zona di origine, il lavoro del casaro, antico e prezioso, da preservare. A questo proposito Nicola Bertinelli ha ribadito l’importanza della formazione per gli operatori del settore, opportunità di crescita e patrimonio da tramandare, e ha annunciato la prossima istituzione, grazie anche all’opera del Consorzio, di corsi universitari progettati per formare figure professionali specializzate. Un progetto importante volto a preservare competenze altrimenti destinate a scomparire e, di conseguenza, a far scomparire la DOP che, senza lavoratori in grado di continuarne la tradizione, non avrebbe un futuro. 
 

La comunicazione è fondamentale per supportare l’opera del Consorzio, che è vivamente impegnato a migliorare l’opinione del pubblico sul prodotto, attraverso campagne di sensibilizzazione dei suoi valori che non si limitano a pura pubblicità ma aspirano a divulgare in un dialogo aperto di educazione alimentare col consumatore le peculiarità del Parmigiano Reggiano e le sue doti all’interno di una dieta equilibrata. Perché i cittadini devono vedere ed essere consapevoli di cosa è il Parmigiano Reggiano secondo una rappresentazione ad ampio raggio, per comprenderne i valori e condividerne la crescita.

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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