La crisi economica non influenza l’attività dei bar con gelateria e pasticceria. È quanto emerge dall’indagine della FIPE presentata al Sigep di Rimini in questi giorni, che indica 12.618 bar presenti sul territorio nazionale (il 4,9% della ristorazione commerciale) con una proposta di gelateria e pasticceria; una formula che ha saputo evolversi nei modi e nelle proposte pur mantenendo il valore della tradizione e continua a creare posti di lavoro e ricchezza.
Comparto imprenditoriale da sempre dinamico, il bar è diventato nel corso degli anni un locale poliedrico e ha saputo adattarsi ai mutamenti della società e dei costumi. Se la caffetteria resta il prodotto di punta, sono numerose le proposte che via via hanno conquistato il consumatore, dalla colazione al light lunch fino all’evening bar. Tra tutti, c’è un settore che sembra non risentire né delle mode né della crisi, quello dei dolci.
Valore aggiunto all’attività è l’impostazione artigianale delle proposte, in risposta alla crescente richiesta di qualità di una clientela sempre più consapevole e attenta al servizio e al prodotto. I dati lo testimoniano: il valore aggiunto generato dai bar gelateria e pasticceria supera, infatti, una media del 41% dei ricavi, tra i più alti del canale bar. La destagionalizzazione del gelato contribuisce in parte al successo dell’abbinamento bar/gelateria, soprattutto nel nord Italia dove i dati FIPE dello scorso anno già posizionavano più del 50% del consumo.
Non c’è dubbio che il successo, in questo settore, si debba principalmente al fattore umano e alla competenza professionale, come ha affermato il presidente di Fipe Confcommercio Lino Stoppani che auspica maggiore impegno nella formazione: “Nei laboratori di gelateria e pasticceria le opportunità di lavoro qualificato non mancano. Semmai c’è molto da fare per migliorare gli standard di formazione e l’alternanza scuola-lavoro”.
Un bacino di opportunità da non sottovalutare, dunque, specialmente per i giovani; uno sbocco strategico che se ben gestito in termini di aggiornamento professionale può favorire la ripresa. E poi, non dimentichiamolo, tra pochi mesi il nostro Paese, il nord in particolare, dovrà vedersela con Expo e i bar saranno sicuramente tra i locali più frequentati.
Marina Caccialanza