La giuria era di alto profilo e non poteva essere diversamente, pensando al compito che aveva: selezionare il candidato italiano per il Bocuse d’Or, in programma a Bruxelles il prossimo 21 marzo.
Ed è con grande impegno che Enrico Cerea (Presidente di Giuria Ristorante Da Vittorio – Bergamo - 3 stelle Michelin), Andrea Berton (Ristorante Trussardi alla Scala – Milano - 2 stelle Michelin), Alessandro Breda (Ristorante Gellius – Oderzo TV -1 stella Michelin), Davide Oldani (Ristorante d’O - Cornaredo MI - 1 stella Michelin), Antonella Ricci (Ristorante Al Fornello da Ricci - Ceglie Messapica BR 1 stella Michelin) e Giovanni Santini (Ristorante Dal Pescatore – Runate, Canneto sull’Oglio MN - 3 stelle Michelin), capitanati Giancarlo Perbellini, presidente del Concorso e chef dell’omonimo ristorante di Isola Rizza a Verona, hanno osservato, studiato, degustato i piatti dei tre finalisti, presso la sede dell’Accademia del gusto di ASCOM-Bergamo.
I tre cuochi finalisti erano Alfio Ghezzi – Locanda Margon (Ravina – TN), Massimo Larosa – Il Mosaico (Casamicciola Terme, Isola d’Ischia – NA) e Andrea Serravezza – Resort Tenuta Tresca (San Cassiano – LE).
Poche ore fa la proclamazione: sarà Alfio Ghezzi a rappresentare l’Italia nella competizione più ambita nel mondo della ristorazione.
“Speriamo di raggiungere una buona posizione – afferma Giancarlo Perbellini - le condizioni ci sono tutte. Ora ci aspetta un duro mese di allenamento, ma sarà coadiuvato da un buon gioco di squadra. I sette chef che hanno partecipato alla giuria si sono messi a disposizione e ciascuno di loro adotterà una delle guarnizioni che completano i piatti, in modo da aiutare Ghezzi ad arrivare ben preparato a Bruxelles”.
I due piatti presentati sono stati: per la carne Pollo di Bresse tartufato, parfait di fegatini nocciole e corniole, raviolo di ricotta, fave e piccola finanziera “come una patata” profumata al limone, croccante fuori e morbida dentro” e per il pesce Sogliola al vapore e salsa olandese di uova di trota, gambero grigio, daikon, melanzana affumicata e polvere di olio al rosmarino, carciofi e alette di sogliola alla soja e rafano, fegato di salmerino, amaranto, carota e frutto della passione.
“Questa vittoria è una grande soddisfazione e ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato ad ottenerla a partire dai miei ragazzi. – dichiara subito dopo la proclamazione lo chef – Ora mi attende un mese di dura preparazione e ciò significa tempo da dedicare all’allenamento e di conseguenza più lavoro da affidare ai miei ragazzi in cucina. Il desiderio è quella di arrivare il più avanti possibile nella graduatoria europea. Sono motivato e ambizioso e spero di poter dare soddisfazione a tutti”.
Alfio Ghezzi è dal 2010 chef della Locanda Margon di Trento, il ristorante delle Cantine Ferrari, che nel 2011 ha conquistato il primo riconoscimento dalla prestigiosa Guida Michelin. Classe 1970, ha il diploma di cuoco e di tecnico delle attività alberghiere; è stato commis di cucina e chef di partita in prestigiosi alberghi di rinomate località italiane. Dopo alcuni anni dedicati all'insegnamento, ritorna all'originale vocazione di chef e apprende l’arte da due grandi maestri quali Gualtiero Marchesi e Andrea Berton. Con il primo lavora all'Hosteria dell'Orso a Roma e al Casinò Les Princes di Cannes, del secondo è invece sous-chef da Trussardi alla Scala a Milano.
Luigi Franchi