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Il brindisi all’anno nuovo è made in Sicily

09/12/2022

Il brindisi all’anno nuovo è made in Sicily

È il mosaico di una vitivinicoltura che racchiude una straordinaria varietà di territori, vitigni, tipologie, l’elemento che contraddistingue e candida i vini siciliani tra i vini ideali da regalare e degustare.
Dal Nerello mascalese al Marsala, il Catarratto, il Nero d’Avola fino al Passito di Pantelleria, c’è tutta la diversità e ricchezza enologica siciliana nei vini confezione regalo presentati recentemente a Milano, alla Terrazza di via Palestro, a sottolineare come il vino, oggi più che mai, sia veicolo di cultura e bellezza artistica.
 

Le quaranta etichette proposte dalle diciannove aziende di Assovini Sicilia che hanno aderito all’evento hanno dato prova di come anche packaging accattivanti, ceramiche simbolo della tradizione siciliana, creazioni artigianali realizzate da artisti locali possano diventare elementi che richiamano alla cultura dell’Isola. 
 

Laurent de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia commenta: “I nostri vini sono le preziose tessere che compongono il mosaico vitivinicolo della Sicilia. Il binomio vino e arte, in Sicilia, assume un valore sempre più significativo”.

Laurent Bernard de la GatinaisLaurent Bernard de la Gatinais

La cultura e la produzione enologica in Sicilia hanno origini antiche. Alcuni vinaccioli fossili ritrovati alle falde dell’Etna e nelle Isole Eolie sembrerebbero dimostrare che la vite crescesse spontaneamente in Sicilia prima ancora della comparsa dell’uomo sulla Terra; si deve ai Greci il merito di aver introdotto nuovi vitigni e migliorato le tecniche di coltivazione, agli Arabi l’aver confinato la coltivazione della vite prevalentemente all’uva da tavola e non al vino finché, nel XVIII secolo, un commerciante inglese, John Woodhouse, spedì dalla Sicilia a Liverpool alcuni fusti di vino Marsala a cui aveva aggiunto alcol per una migliore conservazione. Fu un successo e, quando la fillossera devastò i vigneti francesi, una parte della domanda di vino arrivò in territorio siciliano e in breve tempo la superficie vitata della Sicilia triplicò. Ma la vera esplosione della produzione di vino – vino di qualità - in Sicilia avvenne negli anni settanta del secolo scorso: una vera rinascita concentrata sulla sperimentazione di vitigni internazionali e successivamente sulla riscoperta della propria identità e la valorizzazione dei vitigni autoctoni più interessanti.

Perché la varietà dei paesaggi e climi della Sicilia, l’Isola più grande del Mediterraneo, si traduce in una straordinaria diversità di suoli: terreni lavici, calcarei, argillosi, tufacei.
 

Su questi, vengono coltivati vitigni autoctoni e internazionali dai quali nascono vini che sono piena e molteplice espressione di uno specifico territorio.

Un patrimonio regionale di ineguagliabile ricchezza e diversità, valorizzato grazie alla zonazione e alla selezione clonale voluta da Assovini Sicilia e gestita a livello pubblico dalla Regione Sicilia.

Oggi il vino in Sicilia non è solo una importante risorsa economica ma è espressione culturale, testimone di sapere, tradizioni, custode di valori imperituri, grazie anche all’opera di Assovini Sicilia.

 

Assovini Sicilia, l’associazione di vitivinicoltori siciliani che riunisce oltre 91 aziende con l’obiettivo di promuovere il vino siciliano di qualità nel mondo, ha il merito di aver unito gli associati col loro grande amore per la Sicilia e la consapevolezza che il territorio e il vino siciliano rappresentino un valore unico nel panorama enologico italiano e mondiale.

Aziende che condividono ideali comuni: il controllo totale della filiera vitivinicola, dal vigneto alla bottiglia, la produzione di vino di qualità imbottigliato e la visione internazionale del mercato. In totale, le aziende associate producono circa 900 etichette. Il 95% delle aziende produce vini a denominazione di origine controllata.

Il patrimonio vitivinicolo, affidato alle nuove generazioni, segue un modello organizzativo moderno, che consente alle aziende di essere sempre più competitive.

Un ambiente stimolante, accogliente, dove la presenza femminile è valorizzata: nel 95% delle aziende associate sono presenti donne in azienda, + 50% le donne al vertice, in posizione di leadership e con ruoli decisionali importanti. 

Le aziende di Assovini Sicilia – nel 68% dei casi di tipo familiare - guardano al futuro creando un connubio tra tecnologia innovativa, sostenibilità sociale e ambientale e ricerca, frutto di

una cultura contadina secolare basata sul dialogo tra uomo e natura e sulla capacità di trasformare in abilità le sfide dei cambiamenti climatici, governandoli senza stravolgere la terra, rispettandola. 

Il brindisi all’anno nuovo è made in Sicily

La Sicilia, infatti, si colloca al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite: la superficie di vigne a coltivazione biologica è pari a 26.241 ettari contro il dato nazionale pari a 117.378 ettari, il 27% della superficie di vigne in Sicilia. Sono 4819 gli ettari vitati in biologico tra gli associati mentre più della metà delle aziende Assovini Sicilia è certificata in biologico. Il 56% dei soci usa impianti per la produzione di energia pulita in particolare da impianti fotovoltaici o di solare termico; il 75% ha ottenuto una certificazione ambientale; il 49% pratica la biodiversità in vigna. Molti di loro hanno anche deciso di intervenire sul peso delle bottiglie: vetri meno spessi e pesanti.

Qui, il vino è frutto ed espressione naturale di un territorio ricco tradotto attraverso un processo di vinificazione semplice, senza artifici ed elaborazioni. Natura e uomo, in sinergia, creano una vitivinicoltura che trova radici nel passato ma che ha gettato le basi nel futuro, all’insegna della ricerca e sperimentazione sostenibile.

 

In questo contesto, l’enoturismo assume un ruolo importante e il binomio turismo e vino contribuisce con successo a trainare il brand Sicilia. Secondo una ricerca condotta da Assovini Sicilia, tutte le cantine dispongono di spazi per offrire ai visitatori l’esperienza della degustazione e il 33% anche di ricettività alberghiera; il 50% degli associati ha un’attività di ristorazione all’interno della struttura, il 52% offre percorsi di wine experience agli enoturisti. Negli ultimi 5 anni, le aziende di Assovini Sicilia hanno registrato un incremento di presenze di oltre il 30% con il 58% dei turisti stranieri a trainare l’incoming delle visite in cantina.

 

Dalle bollicine dell’Etna agli internazionali che in Sicilia hanno trovato una loro specifica identità, ai vini da dessert, dunque, le confezioni regalo dei vini siciliani sono un ottimo strumento per augurare buone feste e, soprattutto, brindare all’anno nuovo. Che sia migliore per tutti.

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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