Un cambio generazionale e l’avvento di nuove proposte, basate sulle diverse cucine regionali della Cina, hanno contribuito a uno sviluppo rapido e incisivo, imprimendo una svolta che, inizialmente a Milano, ma poi, a macchia di leopardo, in tutte le altre aree, ove sia presente la comunità cinese, ha dato un forte impulso al cambiamento al quale stiamo assistendo.
Paolo Sarpi, a pieno titolo, la Chinatown italiana, è, però, qualcosa di più, perché il dinamismo che caratterizza questo quartiere è diverso da ogni altro della città. Il primo segnale è la velocità con cui, nel volgere di poche settimane, si susseguono nuove aperture, peraltro con pochi ricambi, segno non solo di vitalità commerciale, ma di successo di quasi tutte le attività intraprese. Altro indizio la movida che ogni sera si sviluppa intorno a diversi punti della strada, con alcuni casi che meritano una citazione: la Ravioleria Sarpi, dell’imprenditore Agie Zhou, bocconiano, che, da dieci anni, è un punto di riferimento dello street food milanese, che in un primo tempo ha collaborato con la vicina Macelleria Sirtori, bottega storica di Milano, usando le sue materie prime per i ripieni delle sue preparazione e, quando, il titolare è andato in pensione ha rilevato la sua azienda abbinandola alla Ravioleria, servendo alcuni piatti tradizionali della cucina italiana, quali i mondeghili; Ramenamano di Francesco Wu, il primo non solo a scommettere su questa tipicità, ma a metter le cucina letteralmente in vetrina, per far vedere “come si fa”; ma anche la storica enoteca Cantine Isola che, a dispetto di tutti i cambiamenti che avvengono nei suoi dintorni, ha mantenuto e, anzi, aumentato, i suoi affari.
Grazie a tutto questo fermento, è stato possibile trasformare una parte della città, prima strada di passaggio trafficata, in un motore di sviluppo economico e culturale.
Chi passa da quelle parti ha imparato a gustare ogni tipo di preparazione, dal ramen in ogni declinazione, ai fritti da passeggio, fino ai ravioli da gourmet.
In conclusione, tra gli elementi del successo, certamente la scelta di pedonalizzare, merito dell’amministrazione, ma, soprattutto, il cibo che, grazie a un’offerta rinnovata, varia e di qualità eccellente, ha trascinato il cambiamento di abitudini da parte di tutti, offrendo opportunità di lavoro e di svago e trascinando l’intera economia del quartiere, sia commerciale, sia immobiliare.