L’obiettivo è di quelli ambiziosi: arrivare a coinvolgere
3.000 ristoranti italiani entro Expo 2015. Ma l’idea è molto buona e, di conseguenza, anche l’obiettivo è raggiungibile. Fatta salva la premessa che al progetto “Il consumatore al centro” aderiscono solo ristoranti e cantine che corrispondono a requisiti di qualità e attenzione nei confronti del cliente che è, appunto, quel cliente di ristorante che, secondo diverse ricerche di mercato, vuole avere la possibilità di riacquistare, per degustarlo anche a casa, lo stesso vino bevuto al ristorante.
A soddisfare questo desiderio ci pensano i protagonisti ideatori del progetto: il consorzio di distribuzione alimentare
Ursa Major, la struttura di comunicazione
Viva Comunicazione, la società di servizi nell’informativa
W4Y che si sono avvalse di
Ristopiù Lombardia (
facente parte di Ursa Major), presieduta da
Giuseppe Arditti, per il lancio dell’iniziativa, e della consulenza, che si è fatta deciso convincimento, del sommelier
Luca Gardini per la selezione dei vini.
“Per ogni cantina ho selezionato i migliori vini che vanno a comporre una carta di oltre 200 vini. - spiega Luca Gardini - Un ideale percorso enologico, dalla vigna al bicchiere, che trasmette le emozioni che solo il vino sa dare. Oltre a questo, in alcuni casi richiesti, ho personalizzato ulteriormente l’offerta creando gli abbinamenti, a mio parere, ideali tra i piatti e i vini dei vari locali che aderiscono al circuito”.
Per ora, ma siamo a dieci giorni dal lancio ufficiale,
i ristoranti che aderiscono al circuito sono una cinquantina, in prevalenza lombardi, ma destinati a crescere ben oltre questa area test. “Il format che stiamo proponendo - racconta Giuseppe Arditti - offre molte opportunità di business e fidelizzazione della clientela, a cominciare dal giusto ricarico del vino che noi suggeriamo al ristoratore. Ma ci sono altri vantaggi: non avere tanto magazzino, avere una carta sempre aggiornata e professionale, avere anche un guadagno indiretto dal commercio online dei vini selezionati”.
Il meccanismo è semplice: il cliente che beve quel vino, scelto in una carta apposita, riceve dal ristoratore una carta d’identità della bottiglia, con gli approfondimenti relativi a territorio, storia dell’azienda, caratteristiche e abbinamenti. Nella carta d’identità c’è inserito un codice e un qr-code, tramite il quale si può procedere all’ordine online, con la consegna direttamente a casa.
Il tutto passa attraverso un portale -
www.ilconsumatorealcentro.it - che è in grado di gestire ogni transazione nella massima sicurezza, ma anche essere piattaforma di incontro tra i diversi attori della filiera: cantine, ristoranti e clienti.