Laura Faienza da Milano,
Federico Floris di Gonnesa (Carbonia Iglesias),
Salvatore Lipari e
Roberto Marino da Palermo,
Simone Nerini da Ferrara e
Alberto Sanna da Samassi nel Medio Campidano. Questi sono i nomi degli chef che, tra sabato 17 e domenica 18 settembre a San Vito Lo Capo, si sfideranno per entrare a far parte della squadra “azzurra” partecipante al Campionato del mondo del cous cous. A giudicare le ricette saranno due giurie; una popolare – formata da 140 persone – e un’altra tecnica presieduta da
Stefania Berbenni, giornalista di Panorama e composta da chef, esperti e giornalisti del settore.
Il vincitore si troverà poi a rappresentare l’Italia in quel campionato che, mai come ora, diventa simbolo del Mediterraneo e di fratellanza.
Il Cous Cous Fest entrerà nel vivo, dopo la finale italiana sostenuta dal
gruppo Bia Italia Spa,
leader europeo nella produzione di cous cous e leader mondiale nella produzione di cous cous biologico, main sponsor dell’intera rassegna internazionale, sabato 24 settembre con la finale mondiale condotta da
Eliana Chiavetta ed Andy Luotto.
Dieci le nazioni in gara: l’
Italia, rappresentata dagli chef
Giorgio Graziano del ristorante il Ficodindia a San Vito Lo Capo e
Antonino Grammatico, in forze a Castelluzzo, e completata dallo chef che sarà selezionato dal campionato italiano di cous cous Bia; per la
Francia in gara ci sarà
Mohammed Herbi, chef e patron del ristorante Le Grain de Folie, nel cuore della campagna fiamminga a nord della Francia;
Ron e Leetal Arazi, al timone del ristorante newyorkese NYShuk (New York Shuk), rappresenteranno
Israele; per le
Mauritius torna lo chef
Vinod Sookar, executive chef del Fornello da Ricci a Ceglie Messapica (Brindisi), una stella Michelin; per la
Tunisia in gara ci sarà
Nabil Bakouss, che lavora al ristorante Joia a Milano, di Pietro Leemann, premiato con una stella Michelin dal 1996; per gli
Stati Uniti parteciperà
Mary Sue Milliken, alla guida dei Border Grill Restaurants a Santa Monica, nel centro di Los Angeles e a Las Vegas; in gara per la
Palestina George Suheil Srour, executive chef al ristorante Hareer, all’interno del Jala Food Company Beit Jala, il maggiore business club privato ed esclusivo a Ramallah; infine sarà la giovane chef
El Aafyouny Ouafaa che lavora all’hotel Danieli di Venezia, a rappresentare il
Marocco.