Crediti fotografici di copertina: Matt Holyoak / Courtesy of Williams Sonoma
Quando, lo scorso febbraio, Re Carlo III d’Inghilterra organizzò una cena di gala “italiana” quale occasione per annunciare l’imminente viaggio nel nostro Paese, per celebrare l’anniversario di nozze dei reali, abbiamo scoperto che, a curare l’evento, insieme allo chef Francesco Mazzei, era stato chiamato l’attore americano Stanley Tucci.
Mazzei, da tempo, vive e lavora nel Regno Unito ed è noto non solo agli addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico, grazie a diverse presenze televisive. Dunque, nel folto gruppo di cuochi italiani, più o meno noti a quelle latitudini, basti pensare a Giorgio Locatelli, il quale, fino alla sua partecipazione a Masterchef Italia era più conosciuto nel Regno Unito, la scelta del cuoco di origine calabrese è un riconoscimento all'impegno da lui profuso nel promuovere la nostra cucina nel mondo.
La consacrazione più interessante, però, è per Stanley Tucci, il quale, in realtà, è noto ai più come attore brillante e drammatico, molto apprezzato e amato (ultima apparizione nel “Il Conclave”, film, peraltro, uscito nel momento giusto).
Parliamo di consacrazione rispetto al suo impegno appassionato e non più secondario al suo lavoro principale, visto che, da alcuni anni, si sta dedicando con continuità e un discreto successo alla cucina, in particolare a quella italiana, con tanto di programmi televisivi dedicati. Nel 2021 uscì la serie “Searching for Italy”, prodotta per la CNN, a cui segue, lanciata proprio in questi giorni, una nuova avventura che, già dal titolo, testimonia l’amore che lega Stanley all’Italia e a suo cibo: “Tucci in Italy”.
Le anticipazioni contengono un concetto condivisibile e apprezzabile, infatti, Tucci, ideatore e conduttore del programma, sostiene che, per conoscere un luogo, non c’è come incontrare la sua gente, sapere ciò che pensa, ma, soprattutto, ciò che mangia.