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Il cuoco Stanley Tucci

19/05/2025

Il cuoco Stanley Tucci

Crediti fotografici di copertina: Matt Holyoak / Courtesy of Williams Sonoma


Quando, lo scorso febbraio, Re Carlo III d’Inghilterra organizzò una cena di gala “italiana” quale occasione per annunciare l’imminente viaggio nel nostro Paese, per celebrare l’anniversario di nozze dei reali, abbiamo scoperto che, a curare l’evento, insieme allo chef Francesco Mazzei, era stato chiamato l’attore americano Stanley Tucci. 

Mazzei, da tempo, vive e lavora nel Regno Unito ed è noto non solo agli addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico, grazie a diverse presenze televisive. Dunque, nel folto gruppo di cuochi italiani, più o meno noti a quelle latitudini, basti pensare a Giorgio Locatelli, il quale, fino alla sua partecipazione a Masterchef Italia era più conosciuto nel Regno Unito, la scelta del cuoco di origine calabrese è un riconoscimento all'impegno da lui profuso nel promuovere la nostra cucina nel mondo. 

La consacrazione più interessante, però, è per Stanley Tucci, il quale, in realtà, è noto ai più come attore brillante e drammatico, molto apprezzato e amato (ultima apparizione nel “Il Conclave”, film, peraltro, uscito nel momento giusto).

 

Parliamo di consacrazione rispetto al suo impegno appassionato e non più secondario al suo lavoro principale, visto che, da alcuni anni, si sta dedicando con continuità e un discreto successo alla cucina, in particolare a quella italiana, con tanto di programmi televisivi dedicati. Nel 2021 uscì la serie “Searching for Italy”, prodotta per la CNN, a cui segue, lanciata proprio in questi giorni, una nuova avventura che, già dal titolo, testimonia l’amore che lega Stanley all’Italia e a suo cibo: “Tucci in Italy”.

Le anticipazioni contengono un concetto condivisibile e apprezzabile, infatti, Tucci, ideatore e conduttore del programma, sostiene che, per conoscere un luogo, non c’è come incontrare la sua gente, sapere ciò che pensa, ma, soprattutto, ciò che mangia.

Il cuoco Stanley Tucci

Non è la prima volta che personaggi, più o meno noti al pubblico, si cimentano nella divulgazione di temi inerenti la cucina, Stanley Tucci, tra l’altro, in passato, ha anche interpretato il ruolo di un ristoratore nella pellicola Big Night, dove, insieme a Tony Shaloub (conosciuto per il ruolo di Monk) conduce un locale italiano nel New Jersey.

Con le due serie descritte, però, l’attore non interpreta un ruolo, ma racconta se stesso, un figlio di immigrati italiani, di origine calabrese, che, attraverso la cucina, riscopre se stesso, la sua storia familiare.

Il suo è un viaggio alla scoperta del suo retroterra culturale che non lo distoglie dalla sua professione di attore, ma lo impegna totalmente.
 

Frame tratto dal film Big NightFrame tratto dal film Big Night

Basta scorrere il suo profilo Instagram e, se qualcuno non sapesse che, in realtà, è un grande attore hollywoodiano, penserebbe a uno dei tanti creator digitali che sfrutta una passione per avere visibilità sui social.
In realtà è tutto molto serio, tanto che il 90% dei post pubblicati sono legati al tema della cucina, in quasi tutti è possibile seguirlo mentre descrive in diretta la preparazione di una ricetta, tendenzialmente di piatti della nostra cucina o, comunque, che vi si ispirano. Ogni tanto presenta uno dei suoi libri, di cucina naturalmente, alcuni post sono dedicati a incontri con produttori o cuochi. Il link al sito rimanda alla vendita di pentole e alle sue trasmissioni.

Lo stile è semplice, quasi fosse un dilettante allo sbaraglio, senza dubbio una cosa voluta e agevolata dalla grande esperienza da attore, ma bisogna riconoscere che funziona.

Il profilo Instagram di Stanley TucciIl profilo Instagram di Stanley Tucci

Tucci è cresciuto immerso nei profumi e nei sapori autentici della cucina, soprattutto del sud Italia. I ricordi d'infanzia legati alla preparazione di sughi profumati, alla pasta fatta in casa e ai pranzi domenicali in famiglia hanno plasmato il suo palato e acceso in lui una curiosità insaziabile verso gli ingredienti e le tecniche culinarie italiane.

Attraverso i suoi libri di cucina, le sue interviste e i suoi programmi televisivi, Stanley Tucci non si limita a condividere ricette; trasmette un vero e proprio amore per l'arte del mangiare bene, per la convivialità che si crea attorno alla tavola e per la ricchezza culturale che ogni piatto (nel nostro caso  italiano) racchiude. La sua passione è contagiosa e ci ricorda come il cibo possa essere un potente veicolo di storie, tradizioni e affetti.

In un mondo globalizzato, la sua dedizione alla cucina italiana rappresenta un prezioso omaggio all'autenticità, alla qualità degli ingredienti e al piacere di condividere un buon pasto. La sua è una voce autorevole che celebra la bellezza e la semplicità di una tradizione culinaria, la nostra, che, grazie alla sua enorme popolarità, contribuisce ad avvicinare sempre più appassionati al nostro Paese. 

Dunque, la scelta di un re non è poi stata così banale, senza contare l’attenzione che lo stesso Carlo III ha da sempre per il mondo di Slow Food con la selezione di ingredienti ispirati ai suoi principi. La sua amicizia con Carlin Petrini è nota a tutti. Insomma, un re e un attore americano hanno fatto da ponte culturale tra la nostra tradizione gastronomica e tutte le persone che, presenti o spettatori, hanno seguito l’evento.

a cura di

Aldo Palaoro

Giornalista ed Esperto di Relazioni Pubbliche, da quando non si conosceva il significato di questo mestiere. Ha costruito la sua professionalità convinto che guardarsi in faccia sia la base di ogni rapporto. Organizza corsi di scrittura e critica gastronomica.
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