Un libro che racconta l’incredibile vita di Giovanni Succi, nato a metà Ottocento a Cesenatico e, affascinato fin da bambino dagli strani personaggi da circo che giungevano al paese, decise di fare un mestiere altrettanto strano, ma non troppo in quei tempi: il digiunatore.
Divenne il più bravo, grande, ammirato e sbeffeggiato digiunatore del mondo. Si esibì negli Stati Uniti, in Egitto, a Roma in ristoranti dove lui veniva rinchiuso dentro a una gabbia e gli ospiti potevano controllarlo ad ogni momento.
Alla fine di ogni digiuno, che poteva durare diverse settimane, tornava a mangiare in modo ossessivo.
Finito nel manicomio della Lungara ne esce assolutamente innocente, non era matto, lo avevano messo dentro perché dava fastidio, come molti in quegli anni. Incontra, nel corso della sua vita, Sigmund Freud e Buffalo Bill, mette il suo digiuno al servizio dell’umanità guidato dal battito del suo cuore.
A Cesenatico, ora, c’è una via che porta il suo nome. Enzo Fileno Carabba, in questo romanzo, ne racconta la storia con una scrittura che causa alternanze di sentimenti e di piacere.
“Avete orribili pensieri. Non potete combatterli con altri pensieri. Combatteteli con il sapore” scriveva Giovanni Succi.
Il digiunatore
Enzo Fileno Carabba
Ponte alle grazie
Pag. 252
Euro 16,00
www.ponteallegrazie.it