Dalla collina di Gussago si vedono i vigneti coltivati a Pinot Nero e Chardonnay che danno il famoso Franciacorta – nelle versioni Brut, Saten, Millesinato e Rosè – dell’azienda Le Cantorie. Vini che lasciano il segno per la perfezione, come spiega Renato Rovetta, sommelier e autore di sommelierfriend.it, in questo articolo che volentieri ospitiamo.
Ottenuto dal frutto di annate particolarmente eccezionali, il Franciacorta Riserva 2008 Armonia Pas Dosè è un po’ il fiore all’occhiello dell’azienda. Il vino non viene prodotto ad ogni vendemmia, infatti l’enologo attende con pazienza l’annata migliore, quella con particolare finezza per poter dar vita a questo importante Franciacorta. Questa Riserva viene presentata dopo un periodo di 6 mesi di affinamento in barrique di rovere di primo passaggio, e ben 60 mesi di permanenza sui propri lieviti, ben 5 anni.
La mancata aggiunta di liqueur d’expedition fa si che nel bicchiere si ritrovi tutta la purezza e l’eleganza del vino base Franciacorta, caratteristico della zona di Gussago. Il carattere forte e deciso fanno di questa riserva un vino di grande eleganza con un perlage fine e delicato, un colore giallo dorato, un profumo spiccato di lieviti e crosta di pane lasciando in bocca un gusto raffinato e persistente.
Il Riserva si serve tra i 6 e gli 8° naturalmente sempre nel bicchiere a Stelo lungo, il classico flute insomma.
A prodigarsi con gli assemblaggi, le cuvèe, ma anche con il lavoro in vigna è Elisabetta Bontempi, ed è lei che mi parla delle sue vigne e delle pratiche di vinificazione, coadiuvata da Alessandro Santini, l’enologo dell’azienda. Affinamenti lunghi anche per il Millesimanto, quindi 60 mesi sui lieviti, e minimo 30 mesi di affinamento per il Satèn, anch’esso presentato con il millesimo di conseguenza con l’annata in etichetta, e minimo 24 mesi per il Brut base. E proprio in occasione del Concorso Enologico Internazionale che si è svolto a Verona Le Cantorie hanno avuto due Gran Menzioni con il Brut Satèn Armonia 2010 e con il Riserva Armonia” Pas Dosè 2006.
Siamo a Gussago, in Franciacorta, e Le Cantorie è forse l’azienda più difficile da raggiungere, arroccata sulla collina di Casaglio. Il nome Cantorie sembra arrivi dal canto continuo delle cicale durante l’estate e soprattutto in vendemmia, dove la collina con una grande escursione termica favorisce una maturazione congeniale all’uva. La cantina custodisce 100.000 bottiglie e una grande sala degustazione.
Il Riserva 2008 Armonia Pas Dosè a giugno sarà presentato alla stampa nazionale, ma non è l’unica novità dell’azienda: infatti a settembre ci sarà l’occasione di degustare il primo Vino ottenuto da uve stramature. Bottiglie da mezzo litro e numerate. Per ottenere questo nettare hanno contribuito uve di Moscato di Scanzo di Barbera e Marzemino. Sarà sicuramente una bella sorpresa, unita ala degustazione del nuovo Rosè dedicato a nonna Rosi delle Margherite, ottenuto soltanto da uve Pinot Nero coltivate proprio in cima alla collina.
Qui il mosto viene lasciato a contatto con le bucce per poco tempo, in modo che il vino abbia un colore rosa antico quasi ramato. Ma non solo Bollicine, visto che Le Cantorie riesce a dare ottimi vini fermi con la Doc Cellatica Superiore il “Rossogiulia” ed il “Balenc” IGT Sebino, le uve sono le classiche da Barbera, Marzemino, Incrocio Terzi e Schiava Gentile, a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Nebbiolo saggiamente affinati in piccole botti di rovere e sempre sotto l’occhio vigile di Elisabetta e non dimentichiamolo: buoni vini raccontano sempre di ottimi territori.
In alto i calici e alla prossima!
Renato Rovetta