Inquinamento dell’aria, dell’acqua, uso di pesticidi, surriscaldamento del globo, mancanza di acqua, e anche il comportamento delle aziende rispetto all’ambiente, specie in merito agli sprechi del packaging. Queste le maggiori preoccupazioni degli italiani rispetto all’ambiente che sono emerse a "Linkontro", una tre giorni di convegno di oltre 400 top manager italiani riuniti in Sardegna, a S. Margherita di Pula (CA), da Nielsen per discutere de “IL FUTURO DELLE IMPRESE NEI MERCATI ESTERI”.
Il quadro che è emerso attraverso i dati Nielsen è piuttosto contraddittorio: gli italiani plaudono alle iniziative promosse dalle aziende con un impatto positivo sull’ambiente, come i prodotti in packaging riciclabili, quelli ad efficienza energetica, o fabbricati localmente, o acquistati presso i farmer’s market, i prodotti con poco o senza packaging, i prodotti biologici, quelli non testati sugli animali e del commercio equo e solidale. Ciò nonostante, quando gli si chiede di metter mano al portafoglio, meno di un connazionale su quattro è disposto a spendere di più per comprare prodotti eco sostenibili. Vince per la maggioranza l’economicità dei prodotti anche se non eco sostenibili e il miglior rapporto tra qualità e prezzo.
Il dibattito ha visto la partecipazione di Luca Molinari (Università di Napoli), Richard Davis (Client and project Manager Aegis Media), Maura Latini (Vice Presidente Coopm Italia), Giorgina Gallo (Amministratore Delegato L’Oréal), Felice La Salvia (Presidente Natura Sì) e Leo Wencel (Presidente Nestlé).