Al dopofestival, chef, professionisti e produttori presenteranno le tradizioni campane. E al Concorso “Cucina Italiana con Gusto Mediterraneo” 15 chef interpreteranno le Regioni d'Italia.
A febbraio, pronunciare la parola Sanremo provoca automatiche associazioni: canzone italiana, tradizione, melodia, maratona televisiva. Fa parte del nostro imprinting mediatico: lo spettacolo, i fiori, i cantanti che avanzano emozionati sul palcoscenico anche se hanno alle spalle decine di partecipazioni. Il fascino del Festival di Sanremo ha un luogo preciso, reale e surreale al contempo, ma non ha tempo. È un fascino che entra nelle case portando in ogni salotto quel pezzetto di “italianità” declinabile, testo dopo testo, serata dopo serata, in passione, in impegno, in dedizione per un lavoro, quello del musicista, che smette di essere mestiere per diventare vita. E che somiglia tanto a quello del cuoco. Intuizione, ricerca, prove, errori, sfumature, abbinamenti originali ma da poter e dover ripetere più e più volte, sempre in maniera rigorosa e mai uguali.
E allora il dopofestival si arricchisce di sapore: il
Consorzio Gruppo Eventi e la Società 30Nodi realizzeranno, nei giorni del Festival della Canzone Italiana, dal 12 al 16 febbraio, un’area speciale che ospiterà le eccellenze delle Regioni d’Italia, ove la Campania sarà protagonista grazie alla partnership della
Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni, dello
chef Giuseppe Daddio e il
pasticciere Aniello Di Caprio, insieme a professionisti del settore e produttori del territorio.
Fofò Ferriere, ristorAttore responsabile gastronomico del Consorzio Gruppo Eventi, spiega: “Abbiamo creato al Palafiore dei momenti legati alla promozione dei sapori italiani partendo appunto dalla
Campania, come punta di diamante nel settore della gastronomia. Avremo dunque lo chef Michele De Leo, del ristorante 2 stelle Michelin Palazzo Avino di Ravello, Roberto e Salvatore Susta, pizzaioli del locale Shekkinah di Volla, Antimo Caputo del Molino Napoletano Caputo, la pasta Di Martino di Gragnano Igp. Ed ancora La Dispensa Ecogastronomica Italiana Made in Campania, il fotografo Carmine Longarino che comunicherà in scatti le bellezze e le bontà del territorio, il gruppo di ricercatori universitari della società Arca 2010 per parlare di agricoltura sostenibile, la Confagricoltura di Salerno con la Camera di Commercio”.
“I partner sono veramente tanti, – aggiungono Giuseppe Daddio e Aniello Di Caprio, chef patron della Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni – una squadra di professionisti, tra cui la Farina Caputo e la Mozzarella di Bufala Campana. Partner selezionati con la società 30Nodi e che saranno inseriti durante la kermesse di Sanremo in un concorso di gastronomia, con giuria tecnica di giornalisti e chef rinomati, dove spicca il nome del Maestro
Enrico Cerea del ristorante Da Vittorio a Bergamo con 3 stelle Michelin, referenti delle guide di l'Espresso e di Touring Editore, giornalisti di riviste specializzate ed associazioni di panificatori di Puglia, Campania e Calabria”. Si tratta del
concorso di gastronomia “Cucina Italiana con Gusto Mediterraneo”, in programma dal 12 al 15 febbraio, a cui parteciperanno 15 chef di diverse Regioni d'Italia con piatti a base di tipicità regionali.
La giuria tecnica del concorso sarà formata da: Presidente Giuseppe Daddio, Chef patron Scuola di Cucina Dolce&Salato di Maddaloni, Fofò Ferriere, ristorattore del Gruppo Eventi, Enrico Cerea, chef ristorante 3 stelle Michelin Da Vittorio a Bergamo, Michele De Leo, chef ristorante 2 stelle Michelin Palazzo Avino di Ravello, Francesco Aiello coordinatore della Guida ai Rsitoranti di l’Espresso, Antonio Flauto della rivista Gusto Mediterraneo, Vincenzo D’Antonio di Italia a Tavola, Luigi Franchi di Ristorazione&Catering, Guendalina Fortunato di A Tavola, Luigi Cremona di Porzioni Cremona, Roberto Mostini, guida Ristoranti e alberghi d’Italia di Touring Editore, Liana Marcoux, rivista Le Chasseur Francais, Costantino Malatto di La Repubblica e “Tavola d’Autore”. Saranno presenti inoltre un referente Rai e di VideoItalia.
A Sanremo, dunque, vince sempre l’Italia più vera.