Alla presentazione della quinta edizione erano presenti Massimiliano Alajmo, chef tre stelle Michelin, e Raffaele Alajmo, ceo di Alajmo Spa, entrambi componenti del Comitato Scientifico, insieme ai docenti del corso, alla giornalista americana Faith Heller Willinger, a Mauro Defendente Febbrari, docente di nutrizione, allo storico dell’alimentazione Danilo Gasparini.
“Questa è la scuola che avrei voluto fare io. – ha raccontato Massimiliano Alajmo – Una scuola asciutta, essenziale e concreta. Con una forte aderenza ad una realtà professionale che non può essere fatta solo di lustrini. Prova ne sono le tematiche che scandiscono ogni edizione del master. Quest’anno è: pane e olio, la più autentica distillazione di un percorso gastronomico e di uno stile di vita basato sulla condivisione e l’ascolto”.
Accanto ai fratelli Alajmo ci saranno altri 46 docenti, di cui 24 chef e 8 pasticceri. Le new entry del corpo docente sono il gastronauta Davide Paolini, i pasticceri Gianluca Fusto e Andrea Tortora, lo storico dell’arte Fernando Rigon Forte. Confermatissimi, tra gli altri, Massimo Bottura, Pino Cuttaia, Valeria Piccini, Mauro Uliassi, Giovanni Santini. A loro il compito di formare questi giovani, e i risultati sono evidenti se pensiamo che il 90% degli iscritti ha trovato lavoro.
“Non facciamo facili promesse, il successo arriverà, insieme alla vostra identità, ma per raggiungerlo serve quel tocco finale che ha un prezzo alto. – ha spiegato Sergio Rebecca – Per raggiungerlo servono rigore, pulizia, rispetto verso il prossimo e tanta onestà con voi stessi”.
Luigi Franchi