Considerando i primi nove mesi del 2016, il
mercato lattiero caseario nazionale ha
evidenziato mediamente una flessione pari al 5,2% (rispetto al periodo gennaio-settembre 2015), come evidenziato dall’andamento dell’indice Ismea dei prezzi all’origine (base 2010): la dinamica è stata pesantemente influenzata dai
prezzi alla stalla (indice -8,8% nei primi nove mesi), nonostante la
ripresa registrata dai formaggi duri (indice +2,3% nei primi nove mesi) e, nel terzo trimestre, anche dal
burro (+19% rispetto a luglio-settembre del 2015). Fatta eccezione per il Parmigiano Reggiano, ritornato su livelli di prezzo che non si vedevano ormai da due anni, la situazione per gli altri formaggi tradizionali resta ancora depressa, in alcuni casi con variazioni negative a due cifre nel confronto con le quotazioni della scorsa estate, principalmente a causa di una
domanda domestica che non riesce a ripartire.
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