Il tenorissimo Luciano Pavarotti li adorava, il patron della scuderia di Maranello Enzo Ferrari li faceva assaggiare a piloti e teste coronate, il re delle figurine Umberto Panini li includeva sempre e comunque nelle sue reunion a tavola.
Stiamo parlando dei tortellini, un vero e proprio vessillo dei territori tra Modena e Bologna, con estimatori di ogni ordine e grado. Sebbene il precursore Artusi ne parli nella sua bibbia del gusto di fine Ottocento, raccomandando l’utilizzo del midollo, oggi sconsigliato, e si sia tentato di definire un disciplinare, è vero anche che esistono mille e una ricetta del tortellino perfetto, da ascriversi, ad ogni pianerottolo, ad ogni massaia, ad ogni cuoca. Se è vero che è difficile definire la ricetta migliore, è comunque possibile individuare i tortellini più “buoni”.
È quello che stanno tentando di fare con successo, il Consorzio di ristoratori Modena a Tavola, e l’associazione di chef bolognesi Tourtlen, che in perfetta armonia, hanno dato vita a un sodalizio tra i più riusciti, che si distingue per un fair play raro.
Mentre la prima manche si era conclusa il 27 gennaio scorso, a palazzo Re Enzo, nel cuore di Bologna, con i bolognesi al primo posto, seguiti di stretta misura dai modenesi, lunedi 2 giugno, nel palazzo ducale di Modena, si è svolto il secondo match. Le storiche sale della prestigiosa sede appartenuta alla famiglia Estense, si sono animate di oltre 150 ospiti che costituivano la giuria popolare, mentre 12 autorevoli giornalisti, chef, e gourmet, componevano la giuria tecnica, presieduta da Massimo Bottura. Otto i piatti serviti, dai solerti giovani allievi dell’alberghiera di Serramazzoni, da esaminare con perizia certosina e da assaggiare, tenendo conto del brodo, che non doveva essere, troppo vegetale; della sfoglia, non troppo sottile; e del ripieno, che si auspicava esprimesse un buon equilibrio tra formaggio e carni, con una presenza discreta della noce moscata.
Modena schierava quattro nomi di tutto rispetto della ristorazione modenese: Anna Maria Barbieri - Ristorante Antica Moka; Marco Messori - Osteria della Cavazzona; Massimiliano Telloli - Osteria Stallo del Pomodoro; Emilio Barbieri - Ristorante Strada Facendo.
Mentre Bologna opponeva: Mario Ferrara - Ristorante Scacco Matto; Fabio Berti - Trattoria Bertozzi; Ivan Poletti - Cantina Bentivoglio; Massimiliano Poggi - Ristorante Al Cambio.
Nessuna indecisione da parte della giuria, costituita da Giuseppenicola Tota (Comandante Accademia Militare di Modena); Stefano Reggiani (Guida dell’Espresso e Spirito Divino); Maria Vittoria Severi (stilista); Eleonora Cozzella (Espresso Food & Wine); Alessandra Meldolesi (giornalista e scrittrice); Sandro Bellei (giornalista e scrittore); Roberto Martinelli (direttore Edizioni Catering); Luca Marchini (presidente Modena a Tavola); Gianni Degli Angeli (presidente San Nicola); Luca Bonacini (Gambero Rosso); Massimo Bottura (Osteria Francescana); Lucia Antonelli (chef). Mentre ci si avviava a un unanime risultato di sostanziale parità, ecco arrivare l’ultimo assaggio, a determinare la classifica finale. Il migliore per la giuria popolare e quella tecnica è Ivan Poletti, della Cantina Bentivoglio di Bologna. Nulla da fare per i modenesi, che dovranno attendere la rivincita del prossimo anno.
GIURIA TECNICA
1°-Ivan Poletti - Cantina Bentivoglio (Bo)
2°-Max Poggi – Ristorante Al Cambio (Bo)
3°-Marco Messori – Osteria della Cavazzona (Mo)
4°-Anna Maria Barbieri – Ristorante Moka (Mo)
5°-Emilio Barbieri – Ristorante Strada Facendo (Mo)
GIURIA POPOLARE
1°-Ivan Poletti - Cantina Bentivoglio (Bo)
2°-Max Poggi – Ristorante Al Cambio (Bo)
3°-Marco Messori – Osteria della Cavazzona (Mo)
4°-Fabio Berti – Trattoria Bertozzi (Bo)
Luca Bonacini