In sette noti ristoranti di Milano, due euro in beneficenza se si ordina la pietanza dei City Angels.
Prima l'iniziativa di AIL con il coinvolgimento di molti ristoranti in un'azione di Funds Raising all'anglosassone, ora una versione più meneghina, ma sempre con l'obiettivo di raccogliere fondi, un questo caso gestiti dai City Angels che da anni operano in città in favore degli emarginati, dei senza casa che ogni notte soccorrono.
In questo caso la quota è involontaria, basta solo scegliere il piatto e automaticamente vengono versati 2 euro dal ristoratore, un meccanismo più semplice ed immediato e forse più adeguato alla psicologia italica poco incline ad aggiungere una cifra oltre al conto del Menu. Inoltre è un'iniziativa in divenire, comincia con sette ristoranti e lascia aperta la porta ad altre adesioni.
Queste le caratteristiche del progetto denominato “Piatto solidale”: chi consuma questo piatto devolve due euro in beneficenza che saranno utilizzati dai City Angels per aiutare chi ha più bisogno. Il piatto solidale non sarà, anche nella sostanza un piatto qualsiasi, ma avrà delle precise caratteristiche: sarà una pietanza vegetariana, sana, halal (adatta ai musulmani) e kosher (adatta agli ebrei).
L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Marino, nell’ambito del Terzo Forum delle politiche sociali, da Mario Furlan, fondatore dei City Angels e dall’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino.
“Il Forum delle Politiche sociali – ha detto l’assessore Majorino – oltre ad approfondire i grandi temi del welfare cittadino, sta facendo conoscere nuove realtà e iniziative meritevoli di attenzione, perché nate proprio nello spirito di questa manifestazione. Il piatto solidale, che permette di donare due euro per i più bisognosi soccorsi dai City Angels e coinvolge sette ristoranti tra i più famosi di Milano, dimostra come sia possibile, in tanti modi diversi, creare nuove collaborazioni con finalità sociali tra pubblico, associazioni e privati.
”Il piatto solidale è un gesto d’amore da parte di chi può mangiare verso chi ha difficoltà a mangiare – ha spiegato spiega Mario Furlan, fondatore dei City Angels. – Il cibo dà vita, e non deve togliere vita. Per questo l’abbiamo scelto vegetariano. Deve essere sano: perché crediamo in uno stile di vita sano, come diciamo agli studenti quando ci invitano a tenere incontri su No droghe, no alcool, no sigarette. E deve essere inclusivo, adatto a tutti. Per unire, non dividere. Per questo il piatto solidale è anche halal e kosher.”
I “magnifici 7” ristoranti che hanno aderito sin dall’inizio sono:
1) Il Bolognese;
2) Chateau Monfort – ristorante Rubacuori;
4) Giannino;
5) Principe di Savoia;
6) Tredici giugno;
7) Unico.
Nel corso della conferenza stampa, ciascun ristoratore ha presentato il suo “piatto solidale”. Nella speranza che sempre più ristoranti aderiscano. Per aiutare chi aiuta. E per lanciare un messaggio di pace, amore, salute e fratellanza.
Aldo Palaoro
Foto da Corriere.it