“Basta con il brunch, si torni al pranzo della domenica, quello della nonna con i piatti della tradizione, il pollo, le lasagne e, magari, anche le 'pastarelle”. Non si smentisce mai,
Fulvio Pierangelini. Resta in disparte, lontano dalle luci dei riflettori, ma vicino agli ideali gastronomici di molti. E come di consueto si distingue, in tutte le sue scelte e le sue affermazioni; questa volta lo fa pronunciandosi
dal bistrò fiorentino “Irene”, new entry della Rocco Forte Collection.
Si sa, Fulvio ama la complessità dell’arte semplice, dello spaghetto al pomodoro più che di quello all’astice. Ama essere l’artefice del piatto, oltre che l’ideatore. E, anche nella nuova avventura da Irene, si farà guidare dalla sua filosofia, la stessa che gli ha permesso in questi trent’anni e più di carriera di raggiungere i nodi più profondi dell’anima e conquistarsi la nomea di miglior chef d’Italia. Nella cucina firmata Pierangelini la natura, esaltata da un far ricerca essenziale e privo di inarmonici eccessi, si manifesta sempre nella sua disarmante e vitale semplicità. In questa nuova collaborazione con Rocco Forte coniugherà questo precetto gastronomico, il suo inno alla semplicità, a una celebrazione alla cucina delle donne. "Noi uomini ci siamo appropriati di questo luogo intimo e, seppure abbiamo avuto successo, siamo ancora degli intrusi. Sono le donne – continua lo chef - che detengono il gesto, la bellezza del gesto".
Così al
bistrò da Irene, situato nel cuore del capoluogo toscano, il settimo giorno della settimana sarà il momento del pranzo “familiare”. Quel pranzo in cui, per tradizione, ci si riunisce al cospetto delle pietanze preparate da nonne e mamme, e che Pierangelini riproporrà come anti-brunch, allontanandosi, ancora una volta, dai pregiudizi più diffusi: "Il pollo, le lasagne possono sembrare piatti da rosticceria. E lo sono se vengono fatti senza cura. La sfida è mettere in campo una cucina che sappia riportare questi piatti al posto che spetta loro. Ho sempre voluto cercare di rendere protagonisti cibi ai quali la tavola riservava il ruolo di 'spalla', di comprimari, a cominciare dall'alta qualità dei prodotti". Sapori genuini, femminilità e irriverenza, sotto il ventaglio della tradizione gastronomica toscana. Ecco la nuova scommessa in cucina di Fulvio Pierangelini.
Giulia Zampieri