“Conservo con rispetto e ammirazione i Manifesti di Tonino Guerra e credo che con questa frase abbia voluto sottolineare una profonda differenza di sostanza, quella fra il territorio, che è un concetto artificioso, “intoccabile”, e la terra, termine più giusto perché è concreto. E la globalizzazione, per assurdo, ha prodotto i sapori della terra: quando è arrivato questo spauracchio ci siamo ricordati di quello che avevamo dietro casa, dei sapori più veri. Vediamo adesso di non dimenticarli di nuovo.”
Davide Paolini, giornalista “il Gastronauta”