“La frase di Tonino Guerra esprime il messaggio di cui si deve fare interprete in cuoco contemporaneo. Non c’è più spazio per i giochi di prestigio e per la sublimazione dell’ego, è ora di sublimare la materia. Il grande rispetto per la materia prima da voce e dignità al legame con la terra, che ha le forme dei ricordi d’infanzia, quelli più belli, ripescati non in chiave nostalgica ma rivissuti in chiave critica. La creatività non è un trucco, ma improvvisazione controllata, che può scaturire anche da un inciampo: al vertice c’è il pensiero, unico e irripetibile, poi la materia prima e la tecnica al suo servizio, infine la conoscenza personale, la passione, l’ispirazione. E per esprimerla, questa creatività, occorre una grande squadra che ne condivida l’idea. La cucina del futuro? Avrà due obiettivi: sarà una cucina buona al palato, concetto tutt’altro che banale, e sarà sana, senza grassi a coprire ma con tutta l’esaltazione dei sapori.”
Massimo Bottura, chef patron “Osteria Francescana”, Modena