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Il Training Center Lavazza propone in chiave innovativa per l’espresso cinque ricette regionali italiane

15/10/2012

Il Training Center Lavazza propone in chiave innovativa per l’espresso cinque ricette regionali italiane
Al Salone Internazionale del Gusto, che si terrà a Torino dal 25 al 29 ottobre, il Training Center Lavazza attraverso l'Italia dei caffè, presenterà una ricerca storica alla riscoperta di cinque ricette tipiche delle regioni italiane.

Durante la manifestazione la caffetteria dello stand Lavazza sarà aperta al pubblico, per consentire ai visitatori di gustare i prodotti tradizionali, ma soprattutto di provare queste magnifiche cinque ricette mai proposte prima, che attingono a elementi della tradizione dell’espresso, in alcune regioni italiane servito con cioccolata, panna, nocciole, mandorle, menta, e liquori.

Ecco allora le cinque ricette by Lavazza che verranno accompagnate da biscotti tradizionali, alcuni Presidio Slow Food, per rendere ancora più ricca e gustosa l'esperienza.

La Moretta fanese è storicamente un corroborante per gente di mare: espresso, anisetta, rhum, zucchero e scorza di limone. La Moretta by Lavazza è stata reinventata grazie ad una sofficissima spuma di anice, rhum, brandy uniti a latte intero e panna che viene adagiata sull'espresso servito  nel bicchierino e non nella tazzina. E sopra tutto: una scorza di limone candito.
La Moretta fanese si abbina alle “Beccute”, un tipico dolce marchigiano arricchito di frutta secca.

La Bavareisa torinese è un'antesignana settecentesca del più noto “bicerin”: gli ingredienti sono i medesimi del dolce Bavarese – caffè, cioccolata e panna liquida – ma nella Bavareisa sono mescolati. Nella nuova versione by Lavazza vengono mischiati esclusivamente la cioccolata sciolta e il caffè. La panna, a cui si aggiungono latte e zucchero, viene invece posta in superficie così che in bocca consistenze, sapori e temperature si mescolino piacevolmente.
La Bavareisa torinese si abbina alle “Paste di Meliga”, biscotti realizzati con farina di mais che un tempo si intingevano nel barolo, mentre oggi vengono abbinate al moscato d'Asti, al passito o allo zabaione. Le Paste di Meliga sono un Presidio Slow Food.

Il Caffè-Padovano Pedrocchi – inventato dalla storica caffetteria di Padova – è davvero una sfida: un espresso cui vengono aggiunti sciroppo di menta, schiuma di latte e una spolverata di cacao amaro. Ecco quindi una ganache alla menta ottenuta da cioccolato bianco, panna e menta bianca che viene spatolata sulla parete del bicchierino. Ad essa si affianca l’espresso ed una spolverata di cacao.
Il Caffè-Padovano Pedrocchi si abbina agli “Zaeti”. In Veneto si chiamano “golasessi” tutti quei dolcetti che “fanno gola”. Tra questi gli zaeti, di cui già scriveva Artusi nel suo immortale “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene”: i “gialletti” devono il nome alla farina di mais che, assieme a burro, zucchero e uvetta, li compone.

Il Caffè alla salentina naturalmente sa d'estate: la tradizione pugliese vuole l'espresso zuccherato versato in un bicchiere con del ghiaccio con l'aggiunta del latte di mandorla. L'innovazione apportata dal Training Center è l'unione tra freddo e mandorla grazie a un gelato fior di latte “Lait” della “gelateria Alpina” arricchito con pasta di mandorle tostate. Uno speciale mantecatore on demand produce un ciuffo di gelato sul fondo del bicchierino sul quale viene quindi versato il caffè, producendo un contrasto fra il freddo del gelato ed il caldo dell’espresso, con i profumi della mandorla che si fondono con gli aromi del caffè. Il risultato è una golosità da gustare con il cucchiaino.
Il Caffè alla salentina si abbina ai “Biscotti di Ceglie” di Ceglie Messapica, nel Brindisino, è la capitale delle mandorle: pare ne esistano ancora ben quaranta varietà. I Biscotti di Ceglie sono un Presidio Slow Food.

L'ultima ricetta ha radici campane ed è una rivisitazione del Caffè alla nocciola, nato a Napoli negli anni Novanta del secolo passato. Questo caffè by Lavazza parte da una soffice crema ottenuta montando insieme caffè, zucchero e pasta di nocciole che viene adagiata sull’espresso Lavazza. Le note intense e la morbidezza di questa specialità offrono un irresistibile connubio tra caldo e freddo, dolcezza e forza, caffè e nocciola.
Il Caffè alla nocciola si abbina ai “Raffioli” (ravioli) biscotti di pan di Spagna con forma ovale ricoperto di glassa bianca o di marmellata di albicocche, eventualmente farcito di ricotta, scorza di cedro candita, cioccolato e pistacchi.
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