Territori vocati da secoli all’uva di qualità e al miglior Verdicchio, ma anche al
Sangiovese, Montepulciano, Cabernet Sauvignon,
Pecorino, Passerina, Lacrima di Morro d’Alba, che nelle produzioni della
Tenuta di Tavignano trovano una sublime espressione. Le selezionate vigne gestite a basso impatto ambientale, poste a 260/320 m s.l.m. hanno un’età media attorno ai 20 anni, e dal 2015 sono oggetto di una progressiva conversione ad agricoltura biologica. L’ottima ventilazione da nord, e l’ escursione termica conferiscono un microclima ideale perché le uve distribuite nei
230 ettari dei quali 30 a vigneto, possano maturare e produrre in particolare
Misco Riserva, Castelli di Jesi, Verdicchio Classico Riserva DOCG;
Misco Selezione, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC;
Villa Torre, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC;
Libenter, Rosso Piceno DOC, lungamente affinato in piccoli legni;
Cervidoni, Rosso Piceno DOC; e gli autoctoni, con il
Pecorino Offida DOCG Pecorino; la
Passerina, Marche Indicazione Geografica Protetta; e il
Barbarossa, Lacrima di Morro d’Alba DOC. Una produzione vitivinicola di elevata qualità, svelata nel corso di una presentazione alla stampa e ai ristoratori più in vista di Bologna, presso il ristorante
Massimiliano Poggi Cucina, il nuovo locale dello chef bolognese a Trebbo di Reno (Bo). Uno chef tra i più affermati del capoluogo emiliano romagnolo che dopo venticinque anni Al Cambio in via Stalingrado, da poche settimane ha preso casa in un luogo particolarmente significativo per Bologna, che in passato era gestito dai fratelli Leoni, dove ha sede l’Antica Locanda del Sole, un
relais di
charme da dieci anni condotto dalla moglie di Poggi,
Monica Ferrara.