Se c’è un’abitudine sbagliata e dura a morire è l’abbinamento del panettone con il vino: spesso infatti si abbina il dolce natalizio per eccellenza ad uno spumante secco, metodo classico o metodo charmat che sia. Complice l’effetto bollicine e il botto gioioso del tappo che schizza verso il soffitto. Ma non è sicuramente il vino più indicato: ben venga invece un calice di
Asti Spumante DOCG o di Moscato d’Asti. In alternativa vi è un vino meno conosciuto come il
Moscadello di Montalcino che, anche se poco noto, rappresentava la produzione di punta del famoso paese della provincia di Siena oggi famoso per il Brunello, arrivato però solo alla fine dell’Ottocento. A consigliarli è il più antico ente nazionale del vino,
l’Enoteca Italiana di Siena che, partendo proprio dai dolci, ci offre un piccolo ‘bigino’ sugli abbinamenti ideali, a casa come al ristorante, per le tavole delle feste.
Salvatore de Lio, manager di Enoteca Italiana, propone di iniziare proprio con un brindisi le varie occasioni di convivialià che ci aspettano: “Cominciamo con bollicine italiane che non hanno niente da invidiare a quelle estere grazie all’ottimo rapporto qualità prezzo. Se vogliamo stappare o regalare uno Spumante metodo classico abbiamo l’imbarazzo della scelta prodotti in tutte le regioni. Tra i più classici troviamo
Franciacorta o Trento Doc da servire a temperatura intorno a 8°/10°, ottimi come aperitivo o a tutto pasto. In alternativa le bollicine dell’
Oltrepò Pavese a base di Pinot Nero, dal prezzo abbordabile. Se invece vogliamo stare sul tradizionale, troviamo i tanti spumanti
metodo martinotti con l’alfiere
Prosecco, l’unico spumante italiano ad entrare nella top ten dei più venduti in Italia”.
Da questo punto in poi i suggerimenti dell’Enoteca Italiana seguono il sano principio di piatti e vini dei paesi tuoi, con qualche variante che comunque rimane frutto di una contaminazione culturale tra le diverse regioni italiane. “Al nord il profumo dei tortellini in brodo può essere accompagnato da un vino bianco fermo, morbido oppure da
una Bonarda o un buon Lambrusco emiliano (è uno dei vini italiani più venduti al mondo). Quest’ultimo, spesso bistrattato, oggi è invece molto rivalutato e anche le grandi guide iniziano ad assegnare punteggi d’eccellenza ad alcune etichette: è un vino semplice ed immediato, da riscoprire” suggerisce De Lio. “Sulle tavole della Sardegna per le feste sentiamo il profumo dei ravioli ripieni di patate e pecorino (sardo ovviamente) fatti a mano e chiamati
Culurgiones. Provate in abbinamento i vini
Nuragus di Cagliari (bianco, per i condimenti più leggeri) o Carignano del Sulcis (rosso, per condimenti con pomodoro o carni). Se invece, come spesso accade al sud, il menu prevede pesce, allora niente di meglio che iniziare con un
Vermentino (Lunigiana, Sardegna o Toscana anche se molto diversi fra loro), oppure con un Fiano di Avellino, una Falanghina campana, un Roero Arneis piemontese, un Verdicchio di Jesi oppure un vino veneto come il Soave Superiore”.
Ma queste non sono che alcune delle soluzioni che Enoteca Italiana propone. Noi ve ne suggeriamo un’altra: fatevi
un viaggio pre-natalizio, anche solo virtuale – www.enoteca-italiana.it - all’Enoteca Italiana, tra le 1600 etichette esposte nella Fortezza Medicea di Siena, dove stanno confezionando proprio in questi giorni le
enodelizie, cibi e vini abbinati, da regalare o proporre sulle tavole degli italiani, in casa e al ristorante. Un esempio? Cioccolati di altissima qualità con il
Barolo chinato, l’Aleatico o il Refrontolo passito.
Enoteca Italiana
Fortezza Medicea -Piazza Libertà 1
53100 Siena
Luigi Franchi