C’era una volta…cominciano così le fiabe. Il macellaio esiste ancora, si potrebbe dire, ma non è più il personaggio dell’immaginario comune: grembiule sporco di sangue, mannaia in mano, temperamento sanguigno.
Il macellaio del terzo millennio è un professionista evoluto che alla competenza tecnica associa una cultura alimentare completa. È un artigiano che unisce alla specializzazione la passione per la gastronomia, che sa anticipare e soddisfare le esigenze della sua clientela con la quale comunica e interagisce. È, infine, un professionista che sa coniugare l’antica arte della macelleria e della norcineria con quella del cuoco e del ristoratore.
A supportare la figura di questo moderno macellaio e favorire la sua crescita, quattro anni fa è nata
iMeat, la prima fiera, in
Italia, dedicata esclusivamente a questa categoria, da un’idea di
Luca Codato, editore e profondo conoscitore del mondo delle carni per il quale la
Ecod pubblica riviste specializzate e organizza numerosi convegni.
Anche quest’anno,
iMeat si svolgerà a Modena Fiere il 10 e 11 aprile 2016 pronta ad accogliere i titolari delle 35 mila macellerie italiane, gastronomie, bracerie, rosticcerie, i responsabili e gli addetti ai banchi della GDO, gli operatori di agriturismo e tutti coloro che al mondo delle carni si interessano e desiderano entrare in contatto con gli espositori: imprese che realizzano prodotti, tecnologie, attrezzature e ingredienti. Su un’area espositiva di 6.000mq circa, saranno un’ottantina le aziende espositrici che accoglieranno i visitatori, 5300 nel 2015.
Organizzato da
Ecod e promosso da
Federcarni, iMeat si colloca in un’ottica business to business, creando al tempo stesso un palcoscenico dal quale approfondire le tematiche legate all’attività. “Quest’anno punteremo in particolar modo sul
concept store – spiega
Luca Codato – e sul
format macelleria-ristorante. I corsi formativi e di aggiornamento organizzati nei due giorni di fiera abbracceranno numerosi argomenti ma di particolare interesse saranno il corso dedicato alle tecniche di cottura, quello sulle preparazioni e il corso di
visual food per stimolare una maggiore consapevolezza dell’essenzialità di un corretto metodo di comunicazione, anche visiva, del proprio prodotto. Non mancherà, come tutti gli anni, il seminario di marketing condotto dall’esperto
Carlo Meo che, in questa quarta edizione, tratterà appunto il tema del
concept store e introdurrà alle ultime novità del settore come il
format del negozio
sushi di carne”.
Marina Caccialanza
marina.caccialanza@salaecucina.it