Da una ricerca dal titolo “Atteggiamenti e comportamenti del consumatore del vino e nel rapporto con la Gdo” commissionata da Veronafiere alla dott.ssa Marilena Colussi, sociologa delle tendenze alimentari, che in collaborazione con C.R.A. su campione di 2000 consumatori rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, risulta che i supermercati rappresentano il luogo privilegiato di approvvigionamento di vino, per il 62,9% degli intervistati, seguiti da un significativo 25% di acquisti fatti presso il Produttore-Cantina/Cantina Sociale e dal 7,3% di acquisti in Enoteca e dal 5,1% in altri tipi di format (negozi, grossisti, vendita a domicilio e internet, agriturismo).
Nei vini da pasto si guarda al prezzo, mentre se si acquista una bottiglia da regalare o se si organizza una cena tra amici allora si punta ai vini Doc.
La ricerca evidenzia insicurezza nella scelta da parte del consumatore, che chiede alla GDO innanzitutto uno scaffale diviso per tipologia, in secondo luogo fa richiesta di una chiara distinzione per provenienza regionale ai fini di un più facile orientamento, al terzo posto chiede una distinzione in base alla fascia di prezzo, al quarto una suddivisione per vitigno (merlot, barbera, pinot, e al quinto l’abbinamento gastronomico. La ricerca, presentata lunedì 26 marzo, al Vinitaly di Verona nel corso della tavola rotonda “I nuovi comportamenti di acquisto e consumo di vino nella grande distribuzione”, ha evidenziato una crescita delle fasce di prezzo sia basse che alte e, oltre all’elemento convenienza, anche una crescente richiesta da parte del consumatore di informazione e cultura del vino, in modo da qualificare sempre più i suoi acquisti.
Migliorata rispeso al passato anche la percezione e l’immagine del vino veduto nella Gdo, così come l’immagine del vino italiano che per il 73,4% del totale campione è il migliore del mondo, anche se ama assaggiare di tanto in tanto vino straniero, per sperimentare qualcosa di diverso.
L’attenzione alla qualità è importante per 8 bevitori su 10 e per 7 su 10 è altrettanto importante identificare la provenienza.
4 bevitori su 10 dichiarano che quando acquistano un vino badano principalmente alla qualità e non al prezzo e questa attitudine è ancora più evidente per gli acquisti di vino da regalo o da condividere nella socialità sempre più allargata e condivisa.
Per la scelta dei vini Doc, Docg, Igt gioca un ruolo importante il marchio, che funge da importanti indicatori qualitativi e di sicurezza, seguito dal marchio del produttore e dalle informazioni reperibili in etichetta.
Infine sulle preferenze, la maggioranza tende a bere vini sempre più leggeri (il 55,2 % dei bevitori italiani intervistati e in particolare il 62% dei bevitori che si definiscono occasionali), mentre nei bevitori abituali la situazione è di sostanziale parità tra i bianchi e i rossi.