“L’aumento del 3-4% della coppa piacentina Dop e del salame piacentino Dop è molto confortante soprattutto in un momento di crisi economica e rileva il consistente il consistente livello di qualità raggiunto. I nostri prodotti sono posizionati molto bene anche nella distribuzione con molti punti vendita di qualità” ha affermato Antonio Grossetti, Presidente del Consorzio Salumi Dop piacentini, nel presentare all’assemblea dei soci i risultati dell’ultimo anno.
Una crescita anche se lieve per i due salumi Dop e una sostanziale stabilità per il terzo Dop piacentino: il salame.
“Il piano di tutela del marchio DOP è una fondamentale azione a garanzia del nostro prodotto e del nostro lavoro, la cui azione si esplica presso tutte le sedi interessate (salumifici, punti vendita, GDO, dettaglianti e ristorazione), tramite un ispettore appositamente nominato dal Consorzio. Questa attività ha già prodotto risultati significativi : 592 punti di vendita visitati. L’autenticità dei prodotti DOP è stata verificata attraverso il riscontro di un idoneo sistema di etichettatura applicato al salume stesso, ed in alcuni casi, tramite la visura della fattura in conformità alle norme vigenti” ha concluso Grossetti.
“Il nostro compito, al di là del costante successo di mercato che caratterizza i nostri DOP, è quello di far conoscere adeguatamente la qualità della nostra salumeria tradizionale, 7 prodotti di elevata tradizione territoriale (salame gentile, bricioloni, cicciolata, cappello del prete, lardo, salame da cotta, culatello), che confermano la valenza produttiva dei nostri soci, un “parterre” di qualità che esalta la cultura agro-alimentare del piacentino in vista di Expo 2015. Bisogna insomma attrezzarsi a raccontare la nostra storia” ha affermato Roberto Belli, Presidente del Consorzio Salumi Tipici Piacentini.