InAlto, tra le cime

Un rifugio a 2.514 metri sul Col Margherita, nella Ski Area San Pellegrino, uno scenario incantevole e unico; una proposta che ruota intorno a piatti genuini grazie all’opera di un giovane resident chef, Gianluca Pittigher; il progetto e l’iniziativa di uno chef di grande visione come Alfio Ghezzi, patron del ristorante Senso Mart, selezionato nella Guida MICHELIN Italia 2023 con una stella Michelin.

Sono gli elementi che compongono una novità di grande impatto e destinata a fare scuola nel mondo della ristorazione. 

Ha aperto InAlto Alfio Ghezzi Dolomites, un luogo dove la passione per la cucina e l’amore per l’alta quota si uniscono con armonia e fascino, con coraggio e responsabilità allo scopo di realizzare un progetto di fusione tra paesaggio e cucina, tra essenzialità e genuinità raffinata. 

Chi l’ha detto che un rifugio di montagna debba proporre soltanto piatti rustici e tradizionali? Perché non arricchire il fascino del luogo di un tocco di creatività e innovazione che, nel rispetto della cultura culinaria, accompagni il cliente in quel viaggio di sensorialità e delicatezza che l’alta cucina – alta di concetto, non di posizione geografica – concede. È certamente una sfida, è un ideale, come afferma Alfio Ghezzi:

“Cucinare a 2500 metri esige il senso del limite, indispensabile per offrire non solo una cucina rassicurante ma principalmente una cucina condivisa con il paesaggio e con le buone pratiche alimentari. Piatti pensati e cucinati con responsabilità rispettando le stagioni e la filiera corta, una cucina onesta e concreta. Tutto ciò si traduce nel mio lavoro con l’idea che la visione semplice del cibo, o meglio l’essenzialità, sia un tratto fondante di tutte le comunità che vivono le terre alte, ma sia anche e soprattutto una chiave per la riflessione e la comprensione del nostro essere cuochi consapevoli”.

Situato alla partenza di una delle più adrenaliniche piste nere del Dolomiti Superski, La VolatA, InAlto offre una proposta attenta, strutturata per l’intera giornata, secondo le esigenze di tutti, dalla colazione alla pausa pranzo, un aperitivo o uno spuntino goloso in giornate sulla neve o in piena estate ammirando lo scenario naturale della parete sud della Marmolada, del monte Pelmo, della maestosità del Civetta fino alle Pale di San Martino.
 

La cucina che Alfio Ghezzi e Gianluca Pittigher hanno concepito si integra con armonia nel paesaggio e nel sentimento che ispira: piatti genuini pensati con l’intento di appagare il gusto e la vista in un viaggio ideale tra le stagioni, i prodotti locali e la creatività che ne sprigiona, come la battuta di bovino adulto Razza Rendena con sarda di lago e sfoglie di polenta, o come le tagliatelle al ragù fine di selvaggina con Trentingrana e orzo tostato oppure, per una proposta vegetale, i tuberi con crema acidula e cavolo riccio. La carta vini ideata da Marco Donazzolo è coerente con la filosofia di cucina e con l’identità del rifugio: vini prevalentemente provenienti da viticoltori artigiani, birre locali, distillati della tradizione alpina italiana e nettari della linea Antologia Alfio Ghezzi.

“Osserviamo le stagioni con coscienza, ci impegniamo a far viaggiare le materie prime il meno possibile” sottolinea chef Ghezzi. 

In questo luogo quasi incontaminato - si registrano valori di ozono di poco inferiori a quelli delle isole Svalbard in Norvegia – immersi nella straordinaria bellezza delle cime innevate, meta ideale per appassionati sportivi e amanti della natura, raggiungibile in pochi minuti dal rifugio dalla funivia Col Margherita, oggi, c’è anche la buona tavola dei palati sopraffini; qui, InAlto, c’è proprio tutto.