Nell’industria italiana del beverage, le bevande spiritose hanno registrato le migliori performance di crescita, raccogliendo un +5% negli ultimi dieci anni, con segno positivo anche in questi ultimi anni di crisi. A fare da traino è stato il segmento dei liquori (+5,7%) che da solo pesa il 68% circa sull’intero comparto. Gli altri spirits sono invece andati a decrescere, salvo rum e acqueviti di frutta.
Sono queste le anticipazioni del convegno
“Il futuro delle acqueviti”, che si terrà il 19 e 20 maggio prossimi al Borgo Antico San Vitale (Borgonato di Corte Franca, Brescia), nel cuore del Franciacorta. Organizzato da Forum Aquavitae, è il primo simposio internazionale sullo stato dell’arte e il futuro dei principali distillati mondiali: rum, whisky, vodka, cachaça, armagnac, cognac, brandy, acqueviti di frutta.
E naturalmente la grappa.
Il dato della crescita degli spirits, con le acqueviti che vanno sempre più definendosi come un caomparto di nicchia, è stato interpretato da Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori e professore di Analisi sensoriale in diversità università italiane ed estere, come un “segnale che evidenzia una tendenza da parte del pubblico a una maggiore attenzione al bere generoso. Da anni rileviamo infatti una maggiore attenzione dei consumatori alla qualità e una ricerca di prodotti più raffinati, eleganti, talvolta perfino ruffiani”.
Il peso del comparto. Nel settore del beverage italiano, gli spirits rappresentano il comparto con il più alto valore aggiunto, con un peso a volume solo dello 0,7% dell’intero settore delle bevande, che a valore passa al 10%.
“A livello mondiale il settore delle bevande spiritose è caratterizzato da un elevato grado di concentrazione sia per quanto riguarda lo scenario competitivo mondiale, che per quanto attiene alla produzione, importazione ed esportazione - ha dichiarato il prof. Eugenio Brentari dell'Università di Brescia - La metà del giro d’affari mondiale è infatti nelle mani delle prime cinque imprese; il 57% dell’intera produzione mondiale è in Asia e i primi dieci Paesi per volumi prodotti assommano il 70% dell’intera produzione”.
Chi è Forum Aquavitae
. È il primo centro internazionale per la ricerca sui distillati, e in parte sui liquori, che opera nella in sperimentazione, ricerca storiografica, ricerca di mercato e divulgazione e dove l’attività scientifica è monitorata da un comitato presieduto dal prof. Mario Fregoni, presidente onorario dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Nato dalla volontà della famiglia Gozio, distillatori in Franciacorta, è situato nel Borgo Antico San Vitale, a Borgonato di Corte Franca (BS), in un complesso completamente ristrutturato, che comprende un percorso esperienziale, una distilleria sperimentale, una sala convegni, una sala per l’analisi sensoriale e un ristorante wine - bar.