Le aspettative per la raccolta del Radicchio Rosso di Treviso Igp, cominciata il primo novembre come da regolamento, dopo le prime due brinate di campagna, sono in linea con la media degli anni precedenti, vale a dire 550.000 chilogrammi di prodotto ricavati da 220 ettari di superficie certificata. Le migliori aspettative riguardano però il Variegato di Castelfranco, che negli ultimi due anni ha fatto registrare un incremento medio del 47,5%, raggiungendo i 262.508 kg al termine della passata raccolta. Un incremento che ha fatto dire a più di un esperto che quello che viene potrebbe essere “l’anno del Variegato”.
“Il rosso di Treviso e il Variegato devono essere considerati allo stesso livello, diciamo come due fratelli gemelli – è infatti l’opinione di Paolo Manzan, presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco IGP - Insieme possono concorrere alla crescita del territorio e del made in Italy riconosciuto dalla nostra IGP: se il Radicchio rosso porta con sé il prestigio di un prodotto nobile, dalla qualità tradizionalmente e universalmente nota, il Variegato vanta la freschezza di un prodotto che si sta facendo scoprire, evidenziando duttilità in cucina (è degustabile dai primi ai dessert) con il suo gradevole sapore mandorlato”.
Marzan ha recentemente rivolto un appello, alla luce dei recenti incrementi di produzione del Variegato di Castelfranco, ai giovani coltivatori, perché sappiano sviluppare la propria attività nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Il Variegato, a tal fine, sarà inserito dal Consorzio in un circuito di promozione nazionale ed europeo, con la collaborazione dell’amministrazione di Castelfranco Veneto.