Crescere dentro la cultura del miele
La storia delle sorelle Paternoster comincia dalla naturale accettazione, già in tenera età, di altre ‘sorelle’ in famiglia, perché è così che questi esserini alati sono entrati nella loro vita.
“Fin dalla materna, mia sorella ed io non abbiamo mai fatto il post scuola pomeridiano – racconta Elena - Mamma veniva a prenderci e ci portava in azienda, dove il lavoro era tanto e anche lei era impegnata a fare la sua parte. Ho un ricordo nitido, fra gli altri, di quando in stagione apistica, entravano i melari in azienda per la smielatura e del profumo che emanavano. Un’emozione! Siamo cresciute non solo libere ma incentivate a fare le nostre scelte mentre papà, vulcano di idee, metteva a punto, passo dopo passo, la sua rivoluzione nel mondo dei mieli, al plurale. Nonostante il nostro percorso di studi, siamo sempre rimaste connesse, partecipi di tutto ciò che accadeva: impossibile non essere coinvolte da un gioioso trascinatore come lui! Questo finché io per prima non ho iniziato la mia esperienza lavorativa in azienda”.
Elena è partita, come si suol dire, dalla gavetta in magazzino, alle prese con la gestione degli ordini e non solo. È seguita poi l’occasione di un’esperienza fuori casa, che non ha voluto farsi scappare come ulteriore motivo di crescita. Poi il rientro nel 2020, con la responsabilità di gestire tutta la parte commerciale di Mieli Thun, in stretta relazione con gli agenti, cercando di carpire dal padre quanto più possibile di quel mestiere.
Nel frattempo Francesca, la sorella maggiore, proseguiva a oltranza il suo percorso di studi fino a conseguire la laurea magistrale in Economia e Management a Roma e subito dopo un’esperienza nel mondo della ristorazione. Era in procinto di iniziare a lavorare in un’agenzia di comunicazione romana quando, insieme alla sorella, è stata chiamata all’appello. Da quel momento sarebbe toccato a loro due prendere decisioni importanti, non preventivate, sul futuro della creatura di famiglia: Mieli Thun.