In occasione dell’ultimo
Congresso Nazionale di JRE Italia è
stata ufficialmente presentata la collaborazione tra l’associazione che
raccoglie i migliori giovani ristoratori italiani e la Comunità di San Patrignano, da oltre 40 anni impegnata nell’aiuto a
ragazze e ragazzi con problemi di dipendenza. L’obiettivo è chiaro e concreto:
dare vita a progettie iniziative
utili a supportare la Comunità sia
da un punto di vista formativo, per i giovani impegnati negli studi di
ristorazione, sia per attività di raccolta fondi.Da gennaio 2020, dunque, partirà
il progetto “INSIEME - JRE per San
Patrignano”, che vede impegnati 12
chef JRE in altrettante cene, organizzate nei rispettivi locali, il cui
ricavato sarà devoluto alla gestione quotidiana della Comunità. Ogni ultima settimana del mese sarà
organizzata una cena, per la quale gli chef proporranno un menu particolare, mettendo a disposizione tempo, competenze e
ristorante. Un ragazzo della Comunità, presente alla serata, racconterà agli
ospiti la propria esperienza, in modo da rendere l’incontro più coinvolgente e
significativo, trasformando così la cucina in un mezzo non solo di cultura ma
anche di unione e sensibilizzazione. “Questa collaborazione rappresenta per noi JRE non solo l’occasione di
fornire un supporto concreto nei confronti di una realtà così importante, che
ogni giorno porta avanti questa difficile missione – spiega Luca Marchini, presidente JRE Italia –
ma anche un’opportunità di crescita personale. Conoscere la Comunità di San
Patrignano, avere la possibilità di vedere e vivere da vicino come affrontano
la quotidianità, l’impegno e l’energia spesi per permettere a questi giovani di
guardare a un domani nuovo, insieme alla capacità di autosostentamento che
dimostrano di avere, porta ad analizzare e valutare ogni giorno con occhi
diversi. E noi JRE consideriamo un privilegio poter fornire il nostro
contributo”. Dal canto suo, Roberto Bezzi,
presidente della Comunità di San Patrignano, sottolinea: “L’iniziativa dei JRE
incarna perfettamente l’idea di una convivenza fertile tra mondi diversi, la
ristorazione e il sociale, capaci di imparare l’uno dall’altro in uno scambio
reciproco, importantissimo per tutti i nostri ragazzi”.