“Considero la nostra professione tra i mestieri più
belli al mondo, un lavoro che ti permette di conoscere diversi popoli, diverse
lingue, di conoscere le più svariate gastronomie mondiali, in poche parole, se
fatto con amore e umiltà, non mancheranno mai le occasioni per essere soddisfatto
e ripagato della scelta fatta. Oggi, è vero, la professione è cambiata, non
sono più gli anni della bella époque, non troviamo più le brigate di 30/40 tra
maître, chef de rang, demi-chef e commis, il
maître oggi deve essere uno che si muove a
360 gradi, deve saper riconoscere il cliente, deve conoscere il mondo del vino,
della gastronomia, deve saper usare un computer, deve occuparsi degli acquisti
e molto altro ancora”.