La FAO ha eletto ieri in seduta plenaria il nuovo direttore generale, l’ottavo dalla nascita dell’organismo internazionale con sede a Roma dal 1945. A Jacques Diouf succede il brasiliano José Graziano Da Silva.
Il nuovo responsabile dell'agenzia Onu che combatte la fame nel mondo era in una lista di sei candidati, nominati dai rispettivi paesi: Franz Fischler (Austria), José Graziano da Silva (Brasile), Indroyono Soesilo (Indonesia), Mohammad Saeid Noori Naeini (Repubblica Islamica d'Iran), Abdul Latif Rashid (Iraq), Miguel Ángel Moratinos Cuyaubé (Spagna). Per essere eletto il regolamento prevede che si deve raggiungere la maggioranza dei voti a scrutinio segreto dai 191 Paesi Membri della FAO, ogni Paese ha un voto.
Dopo il ritiro di quattro candidati hanno affrontato lo scrutinio lo spagnolo Miguel Àngel Moratinos Cuyaubè, ex ministro degli Esteri spagnolo ed ex inviato Ue per il Medio Oriente, e il brasiliano Josè Graziano da Silva, economista dello sviluppo, che negli anni scorsi aveva lasciato i suoi incarichi universitari e all'interno della Fao per impegnarsi come ministro al fianco dell'allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
La votazione ha visto prevalere con un leggero scarto - 92 voti per Graziano e 88 per Moratinos - Josè Graziano da Silva che, a partire da dicembre, rimarrà in carica fino al luglio 2015.
Da ministro per la Sicurezza alimentare del presidente Lula, da Silva ha gestito il progetto brasiliano “Zero fame” che, in soli cinque anni, ha contribuito a far uscire 24 milioni di persone da condizioni di totale povertà e ha ridotto del 25% la malnutrizione in Brasile. Adesso il suo compito è ancor più arduo se si pensa al miliardo di persone che soffrono la fame nel mondo.