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L’83,5% delle strutture turistiche è sul web. Ma i ristoranti?

31/10/2011

L’83,5% delle strutture turistiche è sul web. Ma i ristoranti?
La presentazione della quarta edizione di Bto ‘Buy tourism on line’, evento promosso da Regione Toscana e dalla Camera di Commercio di Firenze, in programma a Firenze, alla stazione Leopolda, l’1 ed il 2 dicembre, è stata l’occasione per presentare i dati elaborati dall’ Istituto nazionale di ricerca turistica (Isnart), che mettono in risalto il rapporto sempre più stretto tra turismo e nuove tecnologie.
Dalla ricerca emerge che l’83,5% delle strutture turistiche in Italia è presente su internet, cercando di stare al passo con le nuove abitudini dei turisti di tutto il mondo che utilizzano il web per organizzare le proprie vacanze o per prenotare alberghi e biglietti aerei.
Un aspetto estremamente positivo, ma che mette ancor più in evidenza un tassello non trascurabile del problema. Se infatti gli alberghi, ma anche le strutture minori in termini di capacità ricettiva come agriturismi e bed and breakfast, stanno dimostrando grande dimestichezza con l’uso del web per la gestione delle proprie strutture, un comparto importante del turismo, come quello della ristorazione, non è invece ancora adeguatamente predisposto a questo modello. Da una ricerca FIPE un ristorante su tre non ha un sito web e dalle diverse esperienze che si raccolgono tra i viaggiatori golosi sono la quasi totalità quelli che non accettano prenotazioni online.
Diventa necessario, fondamentale, creare le condizioni affinché si possa superare questo scoglio che, è bene che i ristoratori lo sapiano, diventa sempre più un eterrente per i turisti internazionali e i giovani che vorrebbero avvicinarsi alla ristorazione dopo il canonico “praticantato” tra paninoteche e pizzerie.
Un ente come Isnart potrebbe, ad esempio, mettere l’utilizzo di internet tra i principali requisiti che deve avere un ristorante che intende acquisire il marchio “Ospitalità Italiana”.
Oppure che qualcuno dei partecipanti allo spazio ‘storming pizza’ di Bto ‘Buy tourism on line’, dove giovani imprenditori potranno esporre progetti innovativi sul web travel davanti ad un pubblico di potenziali finanziatori, abbia tra i suoi progetti uno dedicato alla ristorazione e trovi chi lo sostiene.
Alzare l’asticella dei servizi è l’elemento chiave nella possibilità che ha un ristoratore di essere scelto al posto di un altro, forse ancor di più della qualità del menu. Siano gli stessi albergatori, i titolari di bed and breakfast, a far sì che anche i loro colleghi entrino nel mondo del web, magari raccontando il cliente tipo delle loro strutture che li ha scelti tramite internet e che, sempre tramite internet, avrebbe tanto gradito scegliere anche il loro ristorante ma non li ha trovati.

Luigi Franchi
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