Le bottiglie in vetro salvaguardano le caratteristiche del vino, quelle in cartone e altri materiali lo alterano. Lo dichiara Gianpaolo Andrich, ordinario di Scienze e tecnologie alimentari dell’università di Pisa, commentando le prime analisi di un team votato alla ricerca sui contenitori più adatti per il vino, della medesima università.
“I dati preliminari – ha dichiarato Andrich - hanno messo in evidenza come un vino conservato per sei mesi in BiB, contenitori di cartone muniti internamente di una vescica realizzata in materiale polimerico, presenti una diminuzione nelle concentrazioni di alcuni dei suoi componenti (polifenoli totali, antociani totali e decolorabili) preziosi per la salute del consumatore (attivita’ antiossidante e di terminatori di radicali liberi), significativamente superiore a quella riscontrata analizzando lo stesso prodotto conservato per lo stesso tempo in bottiglia di vetro chiusa con un tappo di sughero”.
Un giudizio che incontra le preferenze della maggior parte dei consumatori (quasi nove su dieci preferiscono il vetro, riutilizzabile e più resistente) e le argomentazioni di Assovetro, l’associazione che raggruppa le imprese del settore. La bottiglia in vetro sembrerebbe quindi la più adatta a conservare il vino, mantenendo inalterate le qualità organolettiche. Una protezione non sempre efficace, ma tuttavia più sicura di quella fornita dagli altri contenitori.
Tra gli argomenti a favore dell’utilizzo di bottiglie in vetro primeggia, aldilà di studi di settore e sondaggi, quello della sua sostenibilità ambientale: tra dieci bottiglie scure, nove sono prodotte con vetro riciclato (percentuale che si dimezza nelle bottiglie chiare). Da non dimenticare poi la progressiva diminuzione del peso delle bottiglie, grazie allo sviluppo della tecnologia industriale, sull’esempio della bottiglia di champagne, il cui peso si è dimezzato nell’ultimo secolo.
“Oggi in Italia – ha dichiarato il presidente di Assovetro, Franco Grisan – nel sistema agro industriale il rapporto vino-vetro e’ molto importante, se si pensa che nel 2010 sono state esportate circa 1,6 miliardi di bottiglie di vino e che il consumo interno e’ stato pari a 2,2 miliardi di bottiglie di vetro. Altrettanto importante e’ stata l’attività’ collegata al recupero e al riciclo dei contenitori in vetro che ha permesso di raccogliere il 68,3 per cento delle confezioni in vetro consumate in Italia. E già’ nel 2011 si ipotizza un superamento del 70 per cento”.