Ivan e Francesca, due giovani che hanno entusiasmo da distribuire e desiderio di far star bene le persone che varcano la soglia della loro Locanda del Culatello a Soragna, un borgo della bassa parmense che ospita anche il Museo del Parmigiano Reggiano.
Hanno aperto pochi anni fa, mettendo in questo progetto tutti i loro sogni ma con molto criterio; ogni dettaglio è curatissimo, ogni prodotto è selezionato direttamente, ogni componente del menu si gioca tra tradizione e voglia di contemporaneità, creando un sapore e un gusto nei piatti ma anche nei salumi che esprime una precisa identità.
Con queste premesse riempiono, letteralmente ogni giorno, i tavoli della locanda ma a Ivan questo non bastava, c’era ancora una cosa che doveva essere fatta per completare l’offerta: la carta dei vini ormai era completa, pur con le variazioni periodiche dettate dalle visite che i due fanno nelle cantine italiane ogni volta che possono; il menu rispondeva alle aspettative degli ospiti. Durante la chiusura per il periodo pandemico trovarono la risposta: mancava una carta dei distillati e degli amari.
Come si fa una carta dei distillati e degli amari?
“Sentivo l’esigenza di questa carta, per evitare due situazioni. La prima sentirmi chiedere genericamente un grappino come se fossimo l’ultimo bar del paese; la seconda mettere in chiaro un prezzo che non è mai specificato nel fuoripasto, quando si arriva alla fine della cena” mi confida Ivan.
“Poi c’era la voglia di far divertire l’ospite, evitando che si alzi dal tavolo per venire al banco a scegliere. Con la carta passa almeno dieci minuti a leggere storie appassionanti di rhum, amari, grappe. Infatti ho impiegato molto tempo per realizzarla ma ora è come un libro fatto di tante storie di produttori e di luoghi che coinvolge talmente tanto i nostri ospiti che il fatturato dei distillati è cresciuto del 70%. Non compenserà mai gli sforzi, anche economici, che abbiamo fatto in questo settore per dare completezza alla carta, ma la soddisfazione di essere onesti verso l’ospite fornendogli tutte le informazioni su cosa sta bevendo e quanto sta spendendo è impagabile”.
Quanto hai impiegato a fare questa carta?
“Non ho ancora finito di farla; per ora ho impiegato circa un anno. I testi li ho ricavati da conoscenza diretta; da venticinque anni di carriera, ho iniziato giovanissimo, a contatto con molti di questi distillatori; mai dai loro siti che raccontano in maniera troppo metodica. Ho scelto le certezze e ho scritto quello che fa riflettere divertendo, quello che fa cultura del buon bere”.