Ci sono notizie che confortano sul futuro di tutti, in particolare quando si viene bombardati dai tentativi di far apparire bambocciona e inconcludente un’intera generazione di giovani italiani. Mentre non è così, solo che a fare notizia non sono i comportamenti virtuosi e responsabili come quello del lavoro che ottanta ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, hanno realizzato al termine dell'incontro 'Terra e Giovani' organizzato da CTS e Parco Nazionale del Cilento Vallo e Diano, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
L'incontro ha stimolato l'approfondimento di diverse tematiche legate all’agricoltura, all’alimentazione, alla cultura che lega i due settori, a cominciare temi dalla tutela e dal rispetto dell’ambiente, all’importanza di valorizzare le aziende agricole e le produzioni ad alto contenuto qualitativo, al bisogno di condividere e diffondere il patrimonio di storia, tradizioni, cultura agroalimentare ed enogastronomica legati allo stile di vita italiano e mediterraneo.
Questi ottanta ragazzi hanno stilato la Carta dell'agricoltura del futuro, secondo le loro visioni e la voglia di vivere in un mondo sostenibile:
BRACCIA (E MENTI) RUBATE ALL'AGRICOLTURA. L'agricoltura può rappresentare una concreta e gratificante prospettiva professionale: per questo è necessario investire sulla formazione degli addetti, garantendo la massima professionalità, e sull'informazione rispetto alle numerose opportunità offerte dal settore stimolando meccanismi di auto imprenditorialità.
LA TECNOLOGIA NON E' TERRA TERRA. Incentivare lo studio delle nuove tecnologie applicate all'agricoltura al fine di ottimizzarne l'efficienza, la produttività e, contestualmente, la sostenibilità.
BIO, E' LOGICO. Le pratiche dell'agricoltura biologica minimizzano l'impatto umano sull'ambiente e allo stesso tempo permettono al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile. L'agricoltura biologica offre ai consumatori, sempre più attenti, prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura.
GRAZIE A DIO, SIAMO DIVERSI. Salvare la biodiversità significa anche salvare un patrimonio genetico, economico, sociale e culturale di straordinario valore. La scomparsa di varietà o di razze invece significherebbe la rinuncia ai sapori autentici legati al territorio.
FACCIAMO I CONTI CON GLI INTERESSI DI TUTTI. Garantire metodi di produzione compatibili con l'ambiente, prevedere atteggiamenti equi e rispettosi nei confronti della manodopera, e di tutte le parti interessate, e tenere conto degli interessi dei consumatori e degli obblighi di legge e fiscali.
LA BUONA ENERGIA E' IL CARBURANTE DEL FUTURO. Si deve fare in modo che la produzione di energia dall'agricoltura (biogas, biocarburanti, impianti solari decentralizzati, microeolico) sia ecologicamente compatibile e non comporti la diminuzione delle terre coltivabili e delle produzioni alimentari.
LUNGA VITA ALLA FILIERA CORTA. Promuovere la filiera corta, favorendo le occasioni di diretto contatto tra produttori e consumatori e la vendita di prodotti locali, freschi e di stagione. In questo modo si alleggerisce il peso energetico dell'agricoltura e la sua incidenza sui cambiamenti climatici e, inoltre, si garantisce l'origine e la qualità dei prodotti agricoli.
SUA ECCELLENZA IL MARCHIO. Valorizzare i prodotti agricoli ed enogastronomici tipici, favorendo la diffusione dei marchi di qualità che da un lato promuovono le eccellenze del territorio e dall'altro sono una garanzia di qualità per il consumatore.
Sono pochi concetti, ma espressi con l’entusiasmo di chi vuole affrontarlo il futuro. La Carta verrà consegnata al ministro delle Politiche Agricole. La speranza e l’augurio è che non resti un documento tra i tanti ma che possa essere affinato, integrato da altre voci di moltissimi altri giovani che con la terra e con i suoi frutti vogliono crescere in un mondo più pulito e giusto.
Luigi Franchi