Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Un motto che si addice pienamente a Cantina Tollo che quest’anno porta il fatturato a 35 milioni di euro con un incremento di vini imbottigliati del 2%, peraltro proprio di quelli a maggiore valore.
È la dimostrazione che, quando si investe in qualità e quando si lavora bene in cooperazione, i risultati non mancano anche in momento di crisi.
“Se anche quest’anno siamo cresciuti è merito delle persone che credono in Cantina Tollo, nata più di cinquant’anni fa dal progetto di venti uomini di risollevare l’economia di un intero paese – afferma il direttore Giancarlo Di Ruscio –. Da allora molto è cambiato, ma ancora oggi le risorse umane sono la cosa per noi più importante. Oggi sono oltre 900 i soci dell’azienda”.
Ognuno di loro è parte integrante della cantina tanto che, per festeggiare il cinquantesimo anniversario, l’azienda ha creato il “vigneto dei soci”, dove per ogni membro è stata piantata e intitolata una vite e per valorizzare la loro attività, da alcuni anni anno, Cantina Tollo ha avviato il progetto “Socio dell’Anno”, premiando chi, alla vendemmia, ha presentato la qualità migliore.
Quest’anno ad ottenere l’ambito riconoscimento è stato Angelo Roscioli, classe 1967, residente a Miglianico, viticoltore di professione che dedica passione e impegno alla ricerca dell’eccellenza nei suoi 6 ettari di vigneto.
“È stata una cosa importante per me essere Socio dell’Anno di una cantina come la nostra – dice Angelo Roscioli – in azienda si cerca sempre di fare il meglio e di produrre una qualità sempre più alta”.
Una storia di cooperazione. La storia di Cantina Tollo comincia a scriversi nel 1960 per iniziativa di un piccolo gruppo di persone, animate dalla volontà di valorizzare una tradizione antica e dall'entusiasmo di dare vita ad una nuova esperienza. Ogni scelta, ogni iniziativa, ogni innovazione che seguirono, sono state compiute con gli obiettivi della crescita e della qualità. Nel 1962, il primo grande passo: la vinificazione e, dieci anni dopo, l'imbottigliamento, che è coinciso con l'ideazione di un proprio marchio e con la creazione di una nuova identità per presentarsi al consumatore finale. Quindi, l'inserimento di un enologo, per coniugare tradizione e tecnologia e avviare la produzione del Trebbiano, del Montepulciano d'Abruzzo e del Cerasuolo. Da allora è stato un crescendo sia in termini di fatturato, sia di soddisfazioni e riconoscimenti per la qualità.
Lo scorso anno, al concorso MUNDUS vini è stata decretata "Miglior Produttore d'Europa 2010" grazie al carnet di medaglie che la cantina è riuscita a conquistare: Gran Medaglia d'Oro assegnata al Cagiòlo 2007 Montepulciano d'Abruzzo; 4 Medaglie d'Oro assegnate all’Aldiano 2008 Montepulciano d'Abruzzo, al Roccaventosa 2009 Montepulciano d'Abruzzo, al Colle Secco Riserva 2007 Montepulciano d'Abruzzo, al Colle Secco Rubino 2007 Montepulciano d'Abruzzo; medaglie d’Argento al Valle D'Oro 2008 Montepulciano d'Abruzzo e al Pecorino 2009 Terre di Chieti. Nel 2008, dopo aver vinto l'International Red Italian Varietal Trophy con il Cagiolo 200, Cantina Tollo è stata eletta Cantina dell'Anno dall'Almanacco del Bere Bene Gambero Rosso e nel 2007 Cantina Tollo riceve con Hedos il premio di Migliore Rosato del Mondo dal Club de la Presse del Concours Mondiale di Bordeaux.
A dimostrazione che la cooperazione può oggi competere con i vertici dell'enologia mondiale avendo la possibilità di selezionare ogni anno le uve migliori per i propri cru, individuati fra tutti i vigneti.
Per chiudere con un altro motto si potrebbe dire che l’unione fa la forza e quindi il buon vino.
Maurizia Martelli