Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

Josè Restaurant, tra storia e buon gusto

10/01/2023

Josè Restaurant, tra storia e buon gusto

A meno di venti chilometri da Napoli, nel centro di Torre del Greco, esiste un’oasi del gusto e dell’accoglienza. Josè Restaurant è una giovane realtà ristorativa nata nel 2017, all’interno della tenuta di Villa Guerra, una delle ville vesuviane del Miglio d’Oro. Una location che, grazie al grande giardino che la circonda, concede silenzio e verde seppure nel centro della città del corallo. Nato dall’incontro tra lo chef Domenico Iavarone e la famiglia Confuorto, si distingue in quanto affascinante sintesi tra storia e innovazione.

Villa GuerraVilla Guerra

Lo chef Domenico Iavarone

È cominciato tutto con la carne, nella macelleria di famiglia, poi la cucina è stata una naturale conseguenza. Quarantenne, lo chef Domenico Iavarone è nato a Casavatore ed è stato uno chef abbastanza stanziale, a differenza di molti colleghi. A segnare il suo percorso l’incontro con Oliver Glowig e, poi, l’esperienza con Gennaro Esposito. Da qui nasce la sua cucina che, consapevole del grande bagaglio culturale e gastronomico partenopeo, porta in tavola soprattutto prodotti del territorio che rivisita in ricette contemporanee e colorate. Rimandi tradizionali che giovano di tecniche e tecnologie all’avanguardia, oltre che di una mano appassionata. È così che, nel 2019, arriva la Stella Michelin al Josè Restaurant. 

Lo chef Domenico IavaroneLo chef Domenico Iavarone

La storia di Villa Guerra

122 edifici costruiti fra il XVIII e il XIX secolo nei territori di Ercolano e Torre del Greco, un'area storicamente nota come Miglio d'Oro. Sono le ville vesuviane censite dalla Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, testimoni silenziose di un periodo storico particolarmente fiorente per tutto il napoletano. Ma, a rendere Villa Guerra unica nel suo genere è San Gennaro. La sua effigie, posizionata in cima alla facciata per richiedere protezione, non guarda il Vesuvio (come accade nelle altre ville). In questo caso, essendo stata costruita da una famiglia di armatori, guarda il mare. Oggi accoglie un arredo minimal ed elegante, al suo interno una quarantina di posti che, nei periodi caldi, vengono spostati nell’ampio dehor. 

La sala interna del Josè RestaurantLa sala interna del Josè Restaurant

Mangiare al Jose Restaurant

Il Josè Restaurant è il primo ristorante in una villa del Miglio d’Oro. Un luogo giovane e informale, dove fermarsi anche soltanto per un aperitivo. A sostenere la mano generosa dello chef, una squadra di professionisti apprezzati, tra cui il maitre Pasquale Marzano e il sommelier Salvatore Maresca. Due i menù degustazione, ricca la scelta alla carta. Preziosa la cantina, interessante la carta delle acque. Tra gli antipasti spiccano le capesante con castagne glassate, Porto rosso e caffè, particolarmente colorato e vivace il raviolo di dentice ricoperto da insalata di rinforzo. Uno dei suoi primi più iconici sono le linguine con i broccoli, la provola e il tartufo nero. Immancabile, su una tavola napoletana che si rispetti, il baccalà, stavolta servito con porro, patate e melagrane. Anche i dolci giocano al ricordo del classico, riuscendo però a sganciarsi nella sostanza.

Linguine, broccoli, provola e tartufo neroLinguine, broccoli, provola e tartufo nero

In predessert il roccocò con lo yuzu, mentre la piccola pasticceria contempla raffioli e sfogliatelle. A colpire gli appassionati di letteratura è, invece, la crema fritta. È un omaggio a Giacomo Leopardi, il quale soggiornò a lungo a Torre del Greco nel periodo in cui scrisse La ginestra. E per chiudere una sorta di provocazione, la risposta dello chef a chi si lamenta dei piatti poco generosi degli stellati (non sembra vero a guardare i suoi). Così nasce la pizza al cacao, ostentatamente ricca. La presenza di tre tipi di cioccolato e dei frutti rossi all’assenzio, la rendono un dolce godereccio, da portare a casa per la colazione!

 

Jose Restaurant

Via Nazionale 414 – Torre del Greco (NA)
081.8836298  joserestaurant.it 

a cura di

Antonella Petitti

Giornalista, autrice e sommelier. Collabora con diverse testate, tra radio, web e carta stampata. Ama declinare la sua passione per il cibo e i viaggi senza dimenticare la sostenibilità. Sempre più “foodtrotter” è convinta che non v’è cibo senza territorio e viceversa.

Condividi