La 5°edizione della
Festa del Pomodoro di Pachino IGP prenderà il via
giovedì 22 agosto nel borgo marinaro di
Marzamemi, a circa tre chilometri da Pachino. La località è apprezzata dai turisti di ogni parte del mondo per la settecentesca tonnara, le case dei pescatori originarie del 1600 e il palazzo del Principe di Villadorata.
La
Festa del Pomodoro di Pachino IGP durerà quattro giorni tra degustazioni di piatti tipici in cui il pomodoro è l’ingrediente principale, musica e manifestazioni d’arte. Queste ultime avranno il loro fulcro nell’estemporanea di pittura denominata
“Paint tomato Pachino”, nata dall’esperienza dello scorso anno in cui un artista di fama internazionale,
Pablo Echaurren, aveva voluto omaggiare il Consorzio di un suo disegno dedicato al pomodoro di Pachino IGP.
“La Festa del Pomodoro di Pachino IGP si pone l’obiettivo di promuovere il territorio, aggregare le forze migliori attorno al suo prodotto di eccellenza, fare da traino all’economia locale vocata all’agricoltura: questi i principali obiettivi che si pone il Consorzio Igp Pomodoro di Pachino” afferma
Sebastiano Fortunato, presidente del Consorzio.
Tra gli aspetti di valore della manifestazione e delle azioni del Consorzio segnaliamo
il patto che è stato sottoscritto con i ristoratori da cui ha preso forma il progetto il progetto
“Qui solo Pomodoro di Pachino Igp”. Si tratta di un piano di sensibilizzazione e valorizzazione del marchio Igp del pomodoro pachinese che coinvolgerà tutti gli attori della gastronomia locale. La campagna di sensibilizzazione studiata dal Consorzio a sostegno del comparto agricolo é finalizzata ad assicurare che a turisti e visitatori del nostro territorio, spesso desiderosi di assaggiare le tipicità del luogo, venga offerto dell’autentico Pomodoro Igp di Pachino, prodotto dalle aziende iscritte al Consorzio e soggette al relativo sistema di controllo.
“Per adempiere a questo scopo- spiega il
direttore del Consorzio Igp Salvatore Chiaramida- l‘unica tutela a vantaggio del consumatore é quella di fornire prodotto a marchio Igp. Noi lavoriamo da sempre per collegare prodotto e territorio, consapevoli che il mercato di questi anni compra sempre più spesso un prodotto se è legato ad una emozione, ad una storia, ad una terra e alla sua gente”.
Luigi Franchi