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La Liguria e TavoleDOC, patrimonio culinario

01/12/2019

La Liguria e TavoleDOC, patrimonio culinario

Tempo
di guide, classifiche e riconoscimenti. Tempo di bilanci, come quello che
stanno facendo i ristoratori liguri che si sentono di rimarcare il valore della
loro offerta culinaria, ricca e variegata ma poco compresa e raramente premiata
dalla critica.

Mario Cucci di Mediavalue, ideatore e
sostenitore della corrente Tavole Doc,
esprime il pensiero di tutti i professionisti del luogo: “Siamo convinti che la
Liguria esprima a pieno due dei tratti identificativi della ristorazione
italiana: qualità e segmentazione. La regione dà vita a un'esplosione di
piccole e grandi realtà legate sì alla cultura contadina e marinara, ma sempre
più aperte a un universo di conoscenza, sperimentazione e innovazione ben più
ampio. Tanta ricchezza e un tale impegno trovano un timido riscontro nelle
pagine delle Guide di settore: basti pensare che delle 374 stelle totali
assegnate nel 2020 solo 6 risiedono in Liguria, mentre altre realtà sono
giudicate meritevoli di menzione perché propongono una piacevole esperienza
gastronomica."

E
così, le TavoleDOC
della Liguria
, riunite nell’iniziativa editoriale coordinata da Mediavalue, fanno sentire la propria
voce sul tema della qualità della ristorazione nella loro regione.

I
cuochi e ristoratori liguri si sentono forse sottovalutati, messi in ombra
dalla prepotente vocazione turistica della regione, considerata meta abituale
delle vacanze dal nord Italia, soprattutto dalle grandi città come Milano e
Torino. Considerata luogo di villeggiatura, la Liguria si sente un po’
dimenticata dal mondo che ruota intorno all’alta ristorazione, eppure ben
presente e valida sul territorio.

Le TavoleDOC dimostrano e invitano i professionisti
del settore a prendere atto che l’ospitalità e la qualità della tavola ligure
non è statica come potrebbe apparire a un osservatore distratto ma è vivace e
parte dalla grande tradizione del territorio per arrivare alla moderna
interpretazione della cucina contemporanea.

Per
dimostrare questo fermento di creatività, da
Ponente a Levante, per un totale di 32 insegne e con altre pronte ad
aggiungersi, il mosaico TavoleDOC 2020 invita tutti gli appassionati gourmet dal 15 marzo al 15 aprile e dal 1 al 31
ottobre
, ad assaggiare i menu
stagionali
completi alle fasce di
prezzo
prefissate: 35, 50 o 70 euro. Un progetto nato solo da un anno ma
già divenuto popolare tra i foodie di ogni età e in particolare tra i più
giovani, allettati dal costo smart senza sorprese ma sempre di qualità del
pranzo o della cena.

Un progetto, TavoleDoc, che non solo mira a
promuovere la ristorazione di qualità ma si offre anche come strumento utile
per rimarginare la ferita del ponte Morandi di Genova che tanto dolore e
disagio ha portato ai liguri. Il dialogo tra la comunità e con la cucina –
fondamenta e sostegno delle tradizioni culinarie e culturali di una popolazione
– diventa così volano per tutti e riconoscimento di un valore poco sbandierato,
poco esposto, ma profondo e meritevole di riconoscimento.

Marina
Caccialanza

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