La Molisana per la ristorazione
Abbiamo reincontrato La Molisana a TuttoFood, in uno stand dove si sono succeduti chef del calibro di Antonio Guida, Maria Cicorella, Andrea Aprea, Claudio Mariotti, che hanno cucinato piatti eccellenti, utilizzando i nuovi formati della pasta, come il Ditale quadrato, proposto con crostacei, cocco e dragoncello da Antonio Guida, che ha dichiarato il suo grande interesse “per questa pasta che dà una percezione diversa anche alla masticazione”.
In fiera il dialogo è continuato con Gianni De Lucia, direttore commerciale per il food service, con cui abbiamo analizzato la forte performance della pasta La Molisana nel mondo della ristorazione.
“Sono passati solamente tre anni dalla creazione della divisione food service che ho il piacere di gestire, e il risultato è di circa 180.000 quintali di pasta, vale a dire 18 milioni di chili. Molto importanti sono le nostre referenze Bio e Integrali, che nella ristorazione risvegliano sempre più interesse, dal momento che si mangia sempre di più fuori casa e il mangiar sano diventa fondamentale” afferma Gianni De Lucia.
Un catalogo di 40 referenze di pasta per la ristorazione e una linea, sempre a marchio La Molisana, di soli pomodori italiani, tra passate, pelati e cubettati, sono gli strumenti con i quali Gianni De Lucia affronta un mercato abbastanza saturo e per certi aspetti immobile come quello della pasta nella ristorazione, dove è difficile penetrare scalzando posizioni acquisite. L’elevata qualità percepita di queste paste, però, consente di ottenere risultati decisamente interessanti.
“Un giusto rapporto qualità-prezzo, le trafilature in bronzo, il grano duro 100% italiano, l’elevato indice proteico, l’innovazione delle forme. Questi sono gli elementi distintivi delle nostre paste. Con l’aiuto dei cuochi di APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani), poi, abbiamo studiato prodotti ad hoc, perfetti per cottura espressa e doppia cottura” racconta De Lucia.