Il patron Daniele Zunica
Diciassette camere molto confortevoli. E’ l’ospitalità schietta, quella che viene da sé, spontanea, quella che è sempre più difficile a farsi!
Al primo piano, elegante salone, tavoli ben distanziati, arredi in sintonia, il ristorante. Meta di gourmet, meritata la fama, si definirebbe, laddove possibile, l’intera struttura, incluso il vivace bar al piano terra, un D&B, ovvero un Dinner & Bed. Si viene per cenare; e poi, curve a scendere, etilometri e colpi di sonno, nulla di tutto ciò: si dorme nella componente “B” e l’indomani mattina gioiosa e ottima è la prima colazione.
In cucina, una certezza della ristorazione abruzzese: Sabatino Lattanzi, dalla sua brigata ben coadiuvato. In sala, evidente la sua abilità, il maître Giuseppe Procaccini. L’impeccabile carta dei vini, ben lontana dallo sterminato offering costituito dalle altisonanti etichette ben note, bensì centrata su autentiche chicche, è governata dal sommelier Maurizio Neri.