Cerca

Premi INVIO per cercare o ESC per uscire

La Pace di Monte Canneto, tra prezioso olio e fiero Sangiovese

20/02/2023

La Pace di Monte Canneto, tra prezioso olio e fiero Sangiovese

Giornalista, scrittore, ex regatante benaccolto a bordo perché - figlio di trattori - cucinava bene, esperto di storia della marineria e di nave Vespucci, su cui ha scritto due ponderosi volumi, studioso di Dino Campana, Enrico Gurioli il suo porto silenzioso l’ha trovato con la moglie Antonietta su un colle, in quel di Fognano di Brisighella, chiomato da un migliaio di ulivi e una vigna inselvatichita. E come i porti sono luoghi di abbracci e ripetuti addii, lui riprende da lì il suo veleggiare letterario lungo la valle del Lamone fino a risalire a Marradi, paese natale di Campana e, incidentalmente, anche suo.  Sul poeta dei Canti Orfici ha già scritto due saggi, il manoscritto del terzo l’ha appena consegnato alle Edizioni Pendragon: “La buia notte della chimera. Dino Campana, l’altro canto non scritto".

Enrico GurioliEnrico Gurioli

Non cercate legami tra gli ulivi e Campana e sul suo presunto rapporto con gli alberi e con i boschi, se non in quella valle popolata di piante secolari. Ha ragione Socrate quando sentenzia che dopo un’ora ci si stanca a parlare con gli alberi (al monologo arboreo Campana preferiva altre frequentazioni). 

Filari de La Pace di MontecannetoFilari de La Pace di Montecanneto

Come arriva all’agricoltura uno che è stato direttore editoriale della collana di mare Gribaudo-Feltrinelli e fondatore di una importante agenzia di comunicazione? 

Per colpa di due amici che se ne sono andati alcuni anni fa, Alessandro Molinari Pradelli, con cui ha scritto Il mare in cucina. 99 ricette imperdibili da salvare in mediterraneo, e Italo Graziani, anima romagnola dell’associazione “Il lavoro dei contadini”. Grazie a loro, tredici anni fa ha scoperto una piccola azienda agricola nel Comune di Brisighella che con sua moglie Antonietta, vera donna herbaria di questa storia, decisero di acquistare. Una follia per lui che non distingueva un pero da un ciliegio. Ma ebbe la fortuna di trovare l’ex comandante della guardia forestale andato in pensione che gli ha fatto da sestante cominciando una nuova esaltante avventura.

Olio Extra Vergine Cru di GhiacciolaOlio Extra Vergine Cru di Ghiacciola

All’olio ci arrivarono di conseguenza perché invece di conferire le olive all’ammasso alla cooperativa di Brisighella optarono per una produzione propria affidandosi all’esperta sapienza di Gianluca Tumidei, che alla Pennita ha un suo frantoio. L’olio de “La Pace di Montecanneto” fin da subito fu definito da Slow Food “il grande olio dell’Emilia-Romagna”, facendosi spazio nel mercato dell’alta ristorazione grazie anche al viatico dello chef Massimiliano Poggi, primo ad apprezzarlo. Poi arrivarono Mariagrazia Soncini de La Capanna di Eraclio, a Max Mascia, Tano Passami L’olio, il Gruppo Spadoni, Sandro al Navile

La produzione si attesta mediamente fra i sei e i nove quintali. Tra i loro ulivi domina la cultivar Nostrana di Brisighella, con oltre 700 piante DOP, poi un centinaio di piante di Leccino, e infine la rara Ghiacciola da sempre utile per l’impollinazione, una ogni 20-30 piante di Nostrana. Da quella si ricava un olio prezioso, ogni anno diverso, di altissima qualità e tenuta nel tempo.

 

E il Sangiovese? Il giorno in cui firmarono il compromesso scoprirono un campo dove sopra a canne e sterpaglie si intravedevano dei grappoli d’uva. Era una vigna di Sangiovese inselvatichita. Fecero la prima vendemmia nel 2011. Ne risultarono tre damigiane di vino dal robusto carattere. Oggi se ne producono fra le 800 e le 1000 bottiglie. Le compra quasi tutte l’Antica Drogheria Calzolari di Bologna, a Modena Stefano Cuoghi, titolare de Il Luppolo e l’uva e dell’osteria Santa Chiara, poi la Ca’ de Ven a Ravenna e una decina di amici fidati fra i quali chi scrive.

 

La Pace di Monte Canneto

Società Agricola in Brisighella
Via del Suffragio, 21 - 48013, Fognano (Ra) Italy
+39 335 7579499
www.lapacedimontecanneto.it

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

Condividi