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La Pasqua al ristorante, un gradito ritorno

08/04/2022

La Pasqua al ristorante, un gradito ritorno

Dopo due anni in cui i ristoratori hanno vissuto l’originale esperienza della Pasqua in famiglia o del delivery, torna uno dei momenti clou della vita di un ristorante: le vacanze pasquali.

Come verrà affrontata in un momento ancora di profonda crisi, di rincari altissimi dell’energia, dei trasporti, delle materie prime, persino delle strutture turistiche che, dopo due anni di chiusura, cercano di recuperare in termini di fatturato?

Luoghi incantevoli, in Italia, dove trascorrere i giorni di PasquaLuoghi incantevoli, in Italia, dove trascorrere i giorni di Pasqua

Solo la ristorazione non ha adeguato i suoi costi, non lo ha fatto in maniera significativa.
Sarà una Pasqua che assomiglierà a una bolla, due/tre giorni dove non si vorrà pensare al peggio, alla guerra, alla crisi climatica (argomento che abbiamo affrontato anche in quest'articolo sul nuovo ruolo della ristorazione). Almeno questo è ciò che si percepisce intervistando decine di ristoratori che, finalmente, sono sold-out. 

Infatti gli obblighi per chi viaggia in Italia sono limitati. L’accesso è finalmente libero per gli alberghi e le strutture ricettive, musei, negozi e parchi divertimento. L’obbligo di green pass base resta per i ristoranti al chiuso. 

Scorcio sul ristorante Marisco, a Marina di RagusaScorcio sul ristorante Marisco, a Marina di Ragusa

Le regole semplificate per il Covid, il riposizionamento della pandemia a endemia, la voglia, indispensabile ormai, di vivere una nuova primavera, diversa da quelle vissute in questi anni, porterà in giro decine di migliaia di persone lungo tutta l’Italia.

 

In modo diverso rispetto agli altri anni; saranno i piccoli borghi a beneficiarne di più, sarà un turismo lento, fatto di bisogno di scoperta di questo meraviglioso Paese, ad emergere rispetto alle spiagge immacolate delle Seychelles o di Santo Domingo. E questa non sarà solo una tendenza temporanea ma il segnale di un nuovo stile di vita delle persone. La consapevolezza che il bello e il buono sono a pochi chilometri da casa, da qualsiasi casa italiana.


Di questo devono tenere conto i ristoratori: di un nuovo modello di vita che, poco alla volta, si imporrà e, quindi, anche il ristorante ne sarà parte. I menu privilegiati, i ristoranti privilegiati saranno quelli che propongono la stagionalità e un prezzo che rispecchi il lavoro del ristoratore, il suo impegno a fare le cose in maniera etica e sostenibile.

Questa Pasqua sarà il banco di prova di tutto questo. 

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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