Obiettivo GREEN centrato: la Treviso-Ostiglia sarà la più lunga ciclovia d'Italia. La Presidente della Provincia di Padova Barbara Degani è riuscita a unire cinque Province, per quella che viene già paragonata alla famosa pista San Candido-Lienz.
116 chilometri che attraversano parchi e borghi, tratti incontaminati e sei caselli ferrovieri, magazzini di pregio architettonico e indirizzi enogastronomici golosi. Così sarà la pista ciclopedonale Treviso-Ostiglia, un percorso che, toccando il Po e il Sile, è stato ricavato sul sedime dell’omonima linea ferroviaria realizzata tra il 1920 e il 1940 con fini bellici e strategici, bombardata dagli alleati nel corso della Seconda Guerra mondiale e che, ad oggi, rappresenta il tratto di ferrovia dismessa più esteso d'Italia.
Del suo ripristino di discute fin dall’immediato dopoguerra, inutilmente. Ma Barbara Degani, Presidente della Provincia di Padova, ci è riuscita: ha convinto Giovanni Miozzi, Presidente della Provincia di Verona, Floriano Zambon, assessore al Turismo della Provincia di Treviso, Dino Secco, capo di gabinetto della Provincia di Vicenza, Massimiliano Montagnini, consigliere delegato della Provincia di Mantova, Mariano Carraro, segretario regionale all’Ambiente e Carlo Albanese, delegato per il Nord Est delle Ferrovie dello Stato. Così, le Province di Padova, Vicenza, Verona, Treviso e Mantova, con la Regione Veneto e le Ferrovie dello Stato, hanno deciso che non c’era motivo per rimandare oltre. La pista Treviso-Ostiglia diventerà realtà, valorizzando in ottica green l’offerta cicloturistica veneta, che nel 2012 ha registrato un incremento del 7%.
Ma per il completamento dell'opera, in gran parte già realizzata e inaugurata, è necessario reperire ulteriori risorse - possibilmente fondi europei - e siglare un accordo con FFSS per la concessione o l’acquisto dei sedimi ancora mancanti. Le quattro Province venete si sono trovate d’accordo nel dare mandato alla Regione per trattare con le Ferrovie e individuare finanziamenti europei attraverso il POR 2014-2020 (Programma Obiettivo Regionale) ed è stata confermata la volontà di sostenere economicamente l’opera e di portare le richieste dei singoli Comuni sul tavolo regionale.
“Il percorso ciclopedonale del padovano – spiega Barbara Degani – è quello più avanzato. L’ultimo tratto sarà inaugurato a settembre. Abbiamo sempre creduto nel progetto sin dall’inizio perché ci permette di sviluppare un turismo ecosostenibile e di recuperare la nostra storia, la nostra cultura e la nostra enogastronomia”.
“Il gioco di squadra – continua Giovanni Miozzi – che le cinque Province hanno sempre saputo fare, si rinnova anche per la realizzazione della Treviso-Ostiglia. Credo che l’opera valorizzerà il turismo della bassa veronese e potrà intercettare i quattordici milioni di visitatori che annualmente visitano il lago di Garda”.