“Accogliamo con favore la scelta della Regione
Lombardia di allentare le misure cautelative messe in campo per limitare gli
affollamenti all’interno dei pubblici esercizi sul territorio di competenza.
Eliminare le restrizioni sull’orario di chiusura per i bar e i pub che
prevedono servizio al tavolo, a patto che sia rispettato il vincolo del numero
massimo di coperti previsto, è un segnale molto positivo in ottica di una
ripresa delle normali attività”. Così Lino
Enrico Stoppani, Presidente Fipe - Federazione Italiana Pubblici
Esercizi. “Tuttavia chiediamo il supporto del Governo per
la tutela di un comparto fondamentale per l’economia italiana, messo in
ginocchio in tutto il territorio nazionale da questa grave situazione di crisi
e che finora ha fatto la sua parte con grande senso di responsabilità
attenendosi alle indicazioni delle autorità. - conclude Stoppani - Ad
oggi, il fatturato dei pubblici esercizi in alcune aree è calato fino a punte
dell’80% e secondo le nostre stime rischiamo di perdere nei primi 4 mesi
dell’anno una cifra pari a 2 miliardi di euro. A
questo si aggiungono le difficoltà di quelle attività, come i locali di
intrattenimento, che a causa delle ordinanze non possono operare. Se la
situazione non cambia in fretta si parla di oltre 20.000 posti di lavoro a rischio. In
gioco c’è l’attrattività turistica Italiana e per questo chiediamo ai
Ministeri competenti l’adozione di strumenti che possano aiutare il settore a
ripartire più in fretta possibile: sospensione delle tasse, come già successo
in occasione di calamità naturali, l’istituzione di un fondo di contributi per
i titolari dei pubblici esercizi obbligati a sospendere le attività e
l’estensione del Fondo di Integrazioni Salariali per tutte le aziende del
settore in conseguenza della riduzione dei flussi turistici e della forte
contrazione della domanda interna”.